Brasile e Venezuela, due processi elettorali cruciali per questo autunno

Le prossime elezioni eserciteranno, per tutta il secondo decennio di questo secolo, un impatto decisivo nella politica, nell'economia e nelle relazioni dell'America Latina con gli Stati Uniti.

Brasile: un futuro da scegliere

Il biennio 2010/2011, ancora in fase di conclusione, ha rappresentato per lo Stato brasiliano un vero e proprio punto di non ritorno. Un biennio in cui oltre a consolidare la propria politica interna, senza risentire eccessivamente del passaggio Lula-Rousseff, l’attore brasiliano è stato capace di confermare, nonché di incrementare, il suo ruolo di protagonista all’interno dello scenario mondiale. A determinare questa evoluzione, tutta una serie di eventi che hanno definitivamente indicato il Brasile come un possibile leader futuro in grado di mutare gli assetti di un eventuale nuovo ordine internazionale.

Il mito della sfiducia nelle relazioni cileno-argentine

Il 2 aprile si commemorerà in Argentina il 30º anniversario del conflitto del Sud Atlantico, che nel 1982 ha avuto come protagonisti la stessa Argentina e il Regno Unito in una disputa sulla sovranità delle isole Malvine, Georgia del Sud e Sandwich Meridionali. In questo clima e con la crescente escalation diplomatica tra entrambi i Paesi, due eventi attraggono l’attenzione dall’altra parte della Cordigliera delle Ande e nello specifico in Cile.

IL MESSICO NELLO SPAZIO GEOSTRATEGICO DEGLI STATI UNITI

“Il Messico, piuttosto che essere una nazione sottoposta alla globalizzazione, è una nazione sottomessa all'imperialismo” John Saxe Fernandez Negli ultimi tre decenni la politica estera messicana...

Dibattito sul bicentenario dell'America Latina

Quest’anno 2010 ci avviamo a commemorare i duecento anni delle lotte per l’indipendenza dell’America conquistata dalla Spagna cinque secoli fa (12 ottobre 1492). Attualmente, tre sono i progetti che vorrebbero imporsi in America Indiolatina. .

Verso le elezioni presidenziali in Colombia: tra sistema politico e relazioni internazionali

In ragione della posizione privilegiata che la classe dirigente del paese latinoamericano ha riservato agli Stati Uniti nell'ambito delle relazioni internazionali, il vaglio dei potenziali riflessi sugli equilibri regionali della consultazione elettorale risulta di fondamentale importanza.

L'alba dell'Era Rousseff

L'avvento della Rousseff garantisce che i governi orientati verso il socialismo del XXI secolo continueranno a beneficiare del sostegno del Brasile. La Roussef seguirà la strategia pragmatica di da Silva, nel selezionare i partner sulla base degli interessi del Brasile a prescindere da giudizio di Washington.

LA VITTORIA DI BOLSONARO

Pubblichiamo, a titolo di documentazione, il comunicato ufficiale emesso dal movimento brasiliano Nova Resistência sulle elezioni del 2018.   Il vero Jair Bolsonaro “Sarà la competizione...

I sionisti attaccano Chavez

Chavez ha avuto il suo primo round di martellamento per un presunto antisemitismo, nella fase iniziale della sua presidenza nel 1999, per la sua associazione con il politologo argentino e peronista Norberto Rafael Ceresole, che nei primi anni '90 aveva introdotto il futuro leader venezuelano alla sua dottrina Caudillo, Ejército, Pueblo (Leader, Esercito, Nazione) per l'ascesa al potere. Ceresole era un veemente critico della politica di Israele in Palestina, negava Olocausto e aveva steso un piano per un servizio di intelligence strategico venezuelano cui evidentemente si aspettava di dirigere personalmente. Era un segreto di Pulcinella che gli operatori del Mossad mantenessero al guinzaglio la comunità d'intelligence venezuelana, in epoca pre-Chavez. Anche se hanno dovuto fare le valigie e andarsene quando il regime populista è salito al potere, i sostenitori d'Israele, profondamente radicati nella macchina statale del Venezuela, si opposero fortemente alla presenza di Ceresole nel paese, e i rappresentanti della comunità ebraica del Venezuela inondarono la DISIP, la polizia segreta, di denunce che Ceresole, "un nazista", rappresentasse un problema permanente.

Bolivia: Morales in crisi?

Il tanto decantato crollo della sinistra sudamericana, sembra lontano dalla realtà dei fatti. La stessa Bolivia di Morales che oggi sembra aver ottenuto un lieve calo di preferenze, gode ancora di ottima salute, soprattutto economica, essendo l'economia più vitale dell'area.
error: Tutti i diritti sono riservati.
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna al negozio