Libia: l'impero contrattacca

Il problema in Libia è che il cattivo di turno non solo ha rifiutato di andarsene per godersi il denaro rubato - come gli è stato offerto - ma ha iniziato a vincere la partita. L'obiettivo reale di tutto questo è il controllo del petrolio.

La prima intervista rilasciata da Seif El Islam Gheddafi a un giornale arabo

«In realtà, i veri negoziati sono con la Francia, non con i ribelli. Tramite un mediatore speciale che ha incontrato il presidente francese, abbiamo ricevuto un chiaro messaggio da Parigi. Il presidente francese ha detto molto schiettamente al nostro inviato che “siamo noi ad avere creato questo Consiglio e senza il sostegno, i capitali e le armi francesi, esso non esisterebbe neppure”. I gruppi ribelli ci hanno contattato attraverso canali egiziani. Li abbiamo incontrati al Cairo ...

Rivolte arabe: la primavera non arriva

Rivolte arabe: la primavera non arriva. I popoli di Nord Africa e Vicino Oriente tra “lotta per la democrazia” e “interventi umanitari” della NATO. Questo il tema al centro della serata in calendario il prossimo 9 novembre a Bologna presso il Centro Sociale “Giorgio Costa” di via Azzo Gardino 48. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Eur-Eka, vedrà la partecipazione di Daniele Scalea, co-autore di “Capire le rivolte arabe”, segretario scientifico dell’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie) nonché redattore di “Eurasia”, e di Joe Fallisi.

Libia: L'Impero colpisce ancora

Gli eventi in Libia sono l'inizio di una controffensiva da parte dell'Impero, per cercare di riprendere il controllo della situazione. Si tratta del tentativo da parte USA/UE di intercedere direttamente e militarmente nella situazione in Medio Oriente/Nord Africa, molto probabilmente attraverso l'uso della NATO.

Nuovo round di negoziati fra il Marocco e il Sahara Occidentale

Dopo la situazione di stallo in seguito agli ultimi negoziati dell’agosto 2009, sono ripartiti, sotto l’egida delle Nazioni Unite, i colloqui tra Marocco e Sahara Occidentale. L’esito dei due giorni di incontro non ha portato ad una soluzione della controversia, in quanto le parti risultano ancora molto distanti.

Squadroni della morte in azione a Bengasi

I media internazionali mentengono un particolare silenzio sul numero di persone "eliminate" nella parte orientale della Libia, e su come coloro che sono accusati di non sostenere la leadership "ribelle", vengano incarcerati. Vari gruppi fondamentalisti sono affiliati al CNT, lavorando fianco a fianco con ex-membri del regime Gheddafi, uomini d'affari espatriati e gli agenti dell'intelligence statunitense.

Libia: le quattro verità dell'ex capo del DST Yves Bonnet

Yves Bonnet, Prefetto emerito, ex capo della Direzione della sorveglianza del territorio (DST) e fondatore del Centro Internazionale per la Ricerca e Studi sul Terrorismo (AVT-CIRET), si è recato in Libia per un mese con una delegazione internazionale di esperti. L'obiettivo era quello di incontrare i belligeranti e di valutare la situazione nel paese. Commenta, per France-Soir, le conclusioni della sua relazione missione.

I tre errori di Barack Obama in Africa

Barack Obama continua a migliorare l’immagine degli USA. In un discorso pronunciato a Accra al Parlamento ghanese, ha teso la mano agli Africani e si è impegnato ad aiutarli a vincere il sottosviluppo. Come nei messaggi precedenti del Cairo e di Mosca, questa retorica ha sedotto i media atlantisti –finalmente sollevati nel promuovere un “imperatore” simpatico-, ma ha annoiato fortemente gli interessati. I responsabili del Comitato per l’annullamento dei debiti del terzo mondo (CADTM) analizzano questo discorso paternalista.

L’inquieta attesa del "clero" d’Egitto

Non è soltanto quell’inquieta attesa del clero, all’apparenza criptica che disorienta, ma pure le analisi dei tanti politologi dalle quali trasuda una certa difficoltà...

Elezioni egiziane: primo turno elettorale

Una lettura attenta dei risultati di questa prima tornata elettorale suggerisce alcune considerazioni. La prima riguarda il risultato ottenuto dai Partiti islamisti (i quali hanno raggiunto complessivamente un sostegno di oltre il 60%). E’ innanzitutto utile contestualizzare la vittoria dei movimenti islamisti all’interno di un percorso caratterizzato dalla svolta partecipazionista dell’Islam politico moderato e segnato dalla vittoria del movimento islamista palestinese di Hamas alle consultazioni del 2006. L’intento partecipazionista dimostrato da Hamas è stato riproposto, sebbene in tempi più lenti, dai Fratelli Musulmani egiziani del Partito di Libertà e Giustizia.
error: Tutti i diritti sono riservati.
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna al negozio