Il linciaggio di Muammar Gheddafi
La morte di Muammar Gheddafi è stata accolta da una esplosione di gioia nei palazzi dei governi occidentali, in assenza da parte del popolo libico. Per Thierry Meyssan, questo omicidio militarmente inutile, non è stato perpetrato dall'Impero solo per dare l'esempio, ma anche per decostruire la società libica tribale. La morte della Guida avrà un effetto traumatico durevole sulla società libica tribale. Uccidendo il leader, la NATO ha distrutto l'incarnazione del principio di autorità.
Francia e Costa d’Avorio: una visione geopolitica dei rapporti con l’ex colonia
Alla luce del recente conflitto civile in Costa d’Avorio, risulta interessante analizzare quali sono i rapporti storici ed attuali che intercorrono tra Parigi e la sua ex colonia africana. Tale rapporto è altresì utile non solo a comprendere meglio le attuali visioni geopolitiche di Parigi, che vuol mantenere la propria presenza in Africa per salvaguardare i profitti delle proprie multinazionali attive nelle ex colonie, ma anche ad avere una visione più chiara dello scenario regionale africano e di quello mondiale.
La Libia e la grande bugia: usare le organizzazioni umanitarie per lanciare le guerre
La guerra contro la Libia è costruita sulla frode. Il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha approvato due risoluzioni contro la Libia, sulla base di accuse non provate, in particolare che il colonnello Muammar Gheddafi avesse ucciso il proprio popolo a Bengasi. L'affermazione nella sua forma esatta è che Gheddafi aveva ordinato alle forze libiche di uccidere 6.000 persone a Bengasi. Tali affermazioni sono state ampiamente diffuse, ma sempre vagamente spiegate. Fu sulla base di questa affermazione che la Libia è stata deferita al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, al Palazzo di Vetro di New York, e cacciata dal Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite, a Ginevra.
L’Africa delle opportunità: quando l’uranio diventa un investimento
Negli ultimi anni, alcuni Paesi africani sono stati nuovamente spinti nell’occhio del ciclone, per via delle possibilità offerte dall’espansione del mercato di un’altra risorsa: l’uranio.
Per una serie di ragioni diverse, infatti, è iniziata un’espansione del settore elettronucleare a livello mondiale, che ha spinto in alto la domanda di questo minerale.
L’AFRICOM IN MALI: OBIETTIVO CINA
L'operazione in Mali è solo la punta dell'immenso iceberg africano. AFRICOM, il comando africano del Pentagono, fu creato dal Presidente George W. Bush sul...
LA GUERRA ECONOMICA PER LE RISORSE IDRICHE
Ad aprile 2011, l'Etiopia lancia un progetto faraonico e strategico per costruire una nuova diga chiamato "Renaissance Dam" sulle acque del Nilo Azzurro. Questo...
Guerre umanitarie: la pulizia etnica dei Libici Neri
I "ribelli" a Misurata in Libia hanno cacciato l'intera popolazione nera della città, secondo un racconto agghiacciante di «The Wall Street Journal» con il titolo “Città libica lacerata da faida tribale”. I "ribelli" ora si trovano in vista della città di Tawergha, a 40 km di distanza, e giurano di ripulirla da tutte le persone di colore, una volta che si impadroniscano della città. Non è questa la perfetta definizione del termine "genocidio"? Secondo l'articolo del «Wall Street Journal», i "ribelli" si riferiscono a se stessi come «la brigata per l'eliminazione degli schiavi, pelle nera».
Omar Suleiman – collaboratore di lunga data con Israele e USA
Il vice presidente egiziano Omar Suleiman, ex capo dei servizi segreti e capo delle operazioni di tortura e’ il pubblico ufficiale identificato da Israele piu’ di due anni fa come candidato favorito alla successione del presidente Hosni Mubarak, secondo quanto trasmesso da WikiLeaks questa settimana.
Mediterraneo: l’Unione che non c’è
Come diceva Fernand Braudel nel suo saggio “Il Mediterraneo. Lo spazio, la storia, gli uomini, le tradizioni” il Mediterraneo è “mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una cultura, ma una serie di culture accatastate le une sulle altre”, ma negli ultimi decenni è divenuto anche il centro di un insieme altrettanto complesso di politiche di cooperazione, parternariati ed ipoteti-che unioni. La recente crisi mediorientale sta incidendo e inciderà sul progetto di “Union pour la Méditerranée”: Quale futuro è lecito aspettarsi per l’UpM?
Preparare la Scacchiera allo "scontro di civiltà": dividere, conquistare e dominare il "Nuovo Medio...
Israele sta cercando di manipolare le rivolte arabe per conseguire i propri obiettivi strategici, delineati prima nel Piano Yinon (balcanizzazione del mondo arabo-musulmano) e poi nel documento "Clean Break" (destabilizzare la Siria con l'aiuto di Turchia, Giordania e sunniti iracheni e libanesi). Corollario di questo progetto è fomentare l'odio etnico e settario nella regione. Anche perché lo "scontro di civiltà" deve fungere da giustificazione ideologica di strategie imperialiste.