Evoluzione economica tra Occidente e resto del Mondo: analisi e prospettive

Più che dinanzi ad uno scontro ideologico, ci ritroviamo al cospetto di un confronto tra modelli economici differenti che interagiscono al fine di prevalere l’uno su l’altro. Allo stato attuale La Globalizzazione è in forte crisi – o forse al suo apice se guardato dal punto di vista del successo della speculazione finanziaria – mentre l’alternativa Filo-Cinese o quella Latinoamericana sembrano dimostrare prospettive di maggiore stabilità ed equilibrio oltre a ridisegnare lo scacchiere geoeconomico globale. Fatto sta che l’Europa risulta chiusa nella morsa di questi modelli economici: vittima passiva dell’economia finanziaria alla quale è legata e vittima inerme dell’investimento asiatico che in concreto ne acquisisce progressivamente la proprietà economica.

Non scienza, ma geopolitica

"Chiediamo ai leader del mondo [quelli riuniti a Copenaghen per il vertice sull’ambiente; ndr] di raggiungere un accordo globale sui cambiamenti climatici che sia ambizioso, robusto e giusto e che dia una risposta credibile alla crisi che il mondo ha davanti". Seguono le firme di 500 top manager di numerosissime fra le maggiori multinazionali del mondo: la petrolifera Chevron, Nike, Virgin, ecc. Quelle multinazionali che la Moltitudine dovrebbe travolgere, una volta venuti a mancare (nella testa di alcuni sciagurati; o meglio imbroglioni) gli Stati nazionali, sono in piena buona salute invece e sempre più “vispi” nell’avvio della fase multipolare.

L’EURO, LA RIUNIFICAZIONE TEDESCA E LE “PROSPETTIVE EGEMONICHE” DELLA GERMANIA

Il fantasma della riunificazione tedesca, susseguente al crollo del muro di Berlino e un riemergere della “sindrome di Versailles” alla fine del 1989 hanno...
error: Tutti i diritti sono riservati.
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna al negozio