19 settembre 2010, Washington DC (USA)

Fonte: Voltairenet

Nella seconda parte della sua indagine, Wayne Madsen s’è interessato alla biografia della madre e del patrigno del presidente Barack Obama. Traccia il loro percorso di agenti della CIA iniziando dall’Università delle Hawaii, dove vennero elaborato alcuni dei più cupi progetti dell’Agenzia, all’Indonesia, mentre gli Stati Uniti preparavano l’enorme strage di simpatizzanti comunisti. La loro carriera s’inserisce  in questo periodo, che vide l’inizio della globalizzazione in Asia e nel resto del mondo. A differenza della dinastia Bush, Barack Obama è riuscito a nascondere i suoi legami con la CIA, in particolare, quelli della sua famiglia, fino ad oggi. Madsen conclude con la domanda: “Che cosa nasconde ancora Barack Obama?”

Il giovane “Barry” Obama Soetoro, allora di 10 anni, con il suo patrigno Lolo Soetoro, sua madre, Ann Dunham Soetoro Obama, e la sorellastra Maya Soetoro. (Foto di famiglia, pubblicato da Bloomberg News)

Nella prima parte della presente relazione speciale, il Wayne Madsen Report (WMR) ha rivelato i legami tra Barack Obama Senior e il viaggio aereo tra l’Africa e gli Stati Uniti di un gruppo di 280 studenti provenienti dalle nazioni dell’Africa del Sud e dell’Africa orientale, indipendenti o sul punto di divenirlo. Assegnandogli i diplomi universitari, gli Stati Uniti si assicurò la simpatia dei felici prescelti, e sperarono di usarli contro i progetti simili attuati dall’Unione Sovietica e dalla Cina. Barack Obama Senior  stato il primo studente straniero ad iscriversi all’Università di Hawaii. Obama senior e la madre di Obama, Stanley Ann Dunham, si sono incontrati in un corso di russo nel 1959, e si sposarono nel 1961.

Il programma d’invito per gli studenti africani era gestito dal leader nazionalista Tom Mboya, un mentore e amico di Obama senior, e come lui un nativo della tribù dei Luo. I documenti della CIA citati nella prima parte dell’articolo, indicano la collaborazione attiva di Mboya con la CIA per evitare che i nazionalisti filo-sovietici e filo-cinesi prendessero il sopravvento sui movimenti nazionalisti pan-africani, negli ambienti politici, studenteschi e dei lavoratore.

Uno degli avversari più accaniti di Mboya, è stato il primo Presidente della Repubblica del Ghana, Kwame Nkrumah, spodestato nel 1966 durante un’operazione montata dalla CIA. L’anno seguente, Barack Obama e sua madre si unirono a Lolo Soetoro in Indonesia. Ann Dunham e Soetoro si erano incontrati nel 1965 presso l’Università delle Hawaii, quando il giovane Barack aveva quattro anni.

Così nel 1967, Barack e sua madre si stabilirono a Jakarta. Nel 1965, Lolo Soetoro era stato richiamato dal generale Suharto a servire negli alti comandi militari e ad assistere alla pianificazione, con il sostegno della CIA, del genocidio degli indonesiani sino-indonesiani e filo-comunisti in tutto il paese. Suharto consolidò il potere in Indonesia, nel 1966, l’anno in cui la CIA ha aiutato Mboya a trovare il necessario sostegno tra i nazionalisti panafricani, per rovesciare il Presidente Nkrumah in Ghana.

I collegamenti tra le varie istituzioni e la CIA.

Il Centro Est-Ovest presso l’Università delle Hawaii e il colpo di Stato della CIA contro Sukarno

Ann Dunham e Lolo Soetoro s’incontrarono presso il Centro Est-Ovest dell’Università delle Hawaii. Il centro era da lungo tempo collegata alle attività della CIA in Asia/Pacifico. Nel 1965, anno in cui Dunham conobbe e sposò Lolo Soetoro, fu nominato un nuovo preside del Centro Est-Ovest Howard P. Jones, che era stato l’ambasciatore degli Stati Uniti in Indonesia nei sette anni capitali per il paese, tra il 1958 e il 1965. Jones era presente a Jakarta, quando Suharto e i suoi ufficiali agivano per conto della CIA, pianificando il rovesciamento di Sukarno, accusato, come il PKI (Partito Comunista Indonesiano), d’essersi alleato dalla Cina [1].

Il 10 ottobre 1965, quando era preside dell’East-West Center, Jones pubblicò un articolo per il Washington Post in cui difendeva Suharto per il colpo di stato contro Sukarno. Il Post lo ha invitato a commentare il colpo di stato, descritto come un “contro-golpe” per riconquistare il potere dalle mani dei comunisti. Jones disse che Suharto aveva risposto a un colpo di stato comunista contro Sukarno, guidato dal tenente-colonnello Untung, “un capitano di battaglione relativamente sconosciuto, al servizio nella Guardia Presidenziale”.

Jones, le cui dichiarazioni riflettono il contenuto delle relazioni della CIA provenienti dall’ambasciata USA a Jakarta, continuava il suo articolo affermando che il presunto colpo di stato comunista del 30 settembre 1965, “era quasi riuscito, dopo l’assassinio di sei ufficiali del Comando Supremo. Sarebbe riuscito se il ministro della Difesa, Nasution, e una serie di altri generali, non avessero reagito con sufficiente rapidità organizzando uno spettacolare contro-colpo di stato.” Naturalmente, ciò che Jones evitava d’informare i lettori del Post, era che Suharto era fortemente appoggiato dalla CIA.

Né Sukarno, né il governo indonesiano, in cui sedevano i leader di secondo e terzo rango del PKI, rimproverarono i comunisti di aver compiuto questi omicidi. Non possiamo escludere l’ipotesi che questi omicidi siano stati un’operazione false flag organizzata dalla CIA e da Suharto, destinati a scaricare la colpa sul PKI. Due giorni dopo il golpe di Suharto, i partecipanti in un evento orchestrato dalla CIA, incendiarono la sede della PKI a Jakarta. Marciando davanti l’ambasciata statunitense, che ospitava anche un ramo della CIA, scandivano le parole: “Viva gli USA!”

Untung disse che quando si accorse che Suharto e la CIA stavano preparando un colpo di stato per il giorno della parata dell’esercito indonesiano, 5 Ottobre 1965, Sukarno e lui, seguiti dai militare a loro leali, sarebbero passati per primi all’azione. Jones rispose che vedeva in questa versione “la tradizionale propaganda comunista“. Suharto attaccò Sukarno il 1 ottobre. Jones aveva ribadito che “non c’era un briciolo di verità nelle accuse contro la CIA di aver agito contro Sukarno.” Gli storici hanno dimostrato il contrario. Jones aveva accusato i comunisti di sfruttare la fragile salute di Sukarno di escludere qualunque candidato che avrebbe potuto succedergli. Il loro obiettivo, secondo Jones, era quello di imporre DN Aidit, il capo del PKI, alla successione di Sukarno. Sukarno morì solo nel 1970, quando era agli arresti domiciliari.

Un documento della CIA, precedentemente classificato segreto e senza data, menzionava che “Sukarno [voleva] tornare alla configurazione pre-colpo di stato. Egli [rifiutava] di accusare il PKI e il Movimento 30 settembre [del tenente colonnello Untung]; si [appellava], invece all’unità del popolo indonesiano e lo [dissuase] dai velleità di vendetta. Ma non [riuscito] a impedire all’esercito di continuare le sue operazioni contro il PKI; [agiva] nello loro senso nominando il generale Suharto a capo dell’esercito“. Suharto e il patrigno di ‘Barry’ Obama Soetoro, Lolo Soetoro, ignorarono gli appelli di Sukarno alla calma, come gli indonesiani avrebbero scoperto molto rapidamente.

Dopo il fallito colpo di stato militare attribuito agli ufficiali di sinistra nel 1965, Suharto (a sinistra) scatenò una sanguinosa purga anti-comunista, in cui un milione di civili venne ucciso.

Il massacro delle popolazioni Cino-Indonesia a opera di Suharto, è citata nei documenti della CIA attraverso la descrizione del partito Baperki: “I sostenitori del partito di sinistra Baperki, che ha una forte presenza nelle aree rurali, sono prevalentemente di etnia sino-indonesiana”. Una nota della CIA declassificata, datata 6 ottobre 1966, mostra il grado di controllo e la supervisione esercitata dalla CIA nel golpe contro Sukarno, molti furono gli agenti intermediari con le unità armate di Suharto poste intorno al palazzo presidenziale di Bogor e a varie ambasciate in tutto il paese, compreso il Consolato degli Stati Uniti a Medan. Questo consolato sorvegliava i sostenitori di sinistra in questa città, sull’isola di Sumatra, secondo una nota della CIA del 2 ottobre 1965, portando all’attenzione dell’Agenzia che “il console sovietico aveva pronto un piano per evacuare da Sumatra i cittadini sovietici.” La nota del 6 ottobre raccomandava anche di impedire a Untung di raccogliere ampi appoggi anche tra le popolazioni dell’interno dell’isola di Java.

Ann Dunham Soetero “vince i cuori e le menti” degli agricoltori e degli artigiani del villaggio giavanese Kajar.

Un rapporto settimanale declassificato della CIA, riguardo l’Indonesia, datato 11 agosto 1967 e intitolato “Il Nuovo Ordine in Indonesia”, rivela che nel 1966 l’Indonesia ristrutturò la sua economia per soddisfare i criteri di ammissibilità per gli aiuti del FMI. In questa relazione, la CIA si felicitava per il nuovo triumvirato al potere in Indonesia, nel 1967: Suharto, il ministro degli Esteri Adam Malik e il sultano di Yogyakarta [2], che fu anche Ministro dell’Economia e delle Finanze. La CIA si felicitava anche per il divieto del PKI, ma ammetteva che “tuttavia molti sostenitori si erano riuniti nelle regioni centro-orientali di Java“, ed è in queste regioni, quindi, che Ann Dunham Soetoro focalizzò le sue attività in nome dell’USAID (U. S. Agency for International Development), della Banca mondiale e della Fondazione Ford, la società di facciata della CIA. La sua missione era quella di “vincere i cuori e le menti” degli agricoltori e degli artigiani giavanesi.

In una nota declassificata della CIA del 23 luglio 1966, il partito musulmano Nahdatul Ulama (NU), il partito più forte in Indonesia, era chiaramente visto come un alleato naturale degli Stati Uniti e del regime di Suharto. La relazione affermava che Suharto aveva beneficiato di assistenza per rovesciare i comunisti durante il contro-colpo di stato, in particolare laddove il NU era meglio radicato: Java Est, Sumatra settentrionale e molte aree dell’isola del Borneo. Un’altra nota declassificata dalla CIA, datata 29 Aprile 1966, si riferisce al PKI: “Gli estremisti islamici hanno superato l’esercito nel perseguitare e uccidere i membri del [PKI] e degli altri gruppi affiliati usati come copertura“.

Dunham e Barry Soetoro a Jakarta e le attività segrete dell’USAID

Incinta di Barack Obama, nel 1960 Dunham abbandonò gli studi presso l’Università delle Hawaii. Barack Obama Senior lasciò le Hawaii nel 1962 per studiare ad Harvard. Dunham e Obama Senior divorziarono nel 1964. Nell’autunno del 1961, Dunham s’iscrisse presso l’Università di Washington e crebbe il suo bambino. Lei rientrò all’Università delle Hawaii tra il 1963 e il 1966. Lolo Soetoro, che si unì con Dunham nel marzo 1965, lasciò l’Indonesia per le Hawaii il 20 luglio 1965, tre mesi prima dell’inizio delle operazioni della CIA contro Sukarno. Chiaramente Soetoro, un colonnello di Suharto, fu richiamato a Jakarta per partecipare al colpo di stato contro Sukarno, dei torbidi che causarono la morte di circa un milione di indonesiani tra la popolazione civile. Il presidente Obama preferirebbe che la stampa ignorasse ciò che successe nel passato; come ha fatto durante la campagna per le primarie e le elezioni presidenziali del 2008.

Nel 1967, dopo il suo arrivo in Indonesia con Obama Junior, Dunham ha insegnato inglese presso l’ambasciata Usa a Jakarta, che era una delle antenne più importanti della CIA in Asia, sostenuta da importanti operazioni svoltesi a Surabaya, Java orientale, e a Medan, sull’isola di Sumatra. Jones lasciò il suo incarico di preside presso l’Università delle Hawaii nel 1968.

In realtà, la madre di Obama insegnava inglese per conto dell’USAID, una grande organizzazione che serviva come copertura per le operazioni segrete della CIA in Indonesia e nel sud-est asiatico, in particolare Laos, Vietnam del sud e Thailandia. Il programma dell’USAID è noto come Pembinaan Lembaga Manajemen Pendidikan. Anche se suo figlio e le persone che hanno lavorato con lei alle Hawaii, descrivono la Dunham come uno spirito libero e una “figlia degli anni Sessanta”, le attività esercitate in Indonesia contraddicono la tesi che fanno di lei una ‘hippy’.

Il russo che la Dunham aveva appreso alle Hawaii, in seguito dovette essere stato molto utile, per la CIA, in Indonesia. In una nota declassificata, in data 2 agosto 1966, il suo autore, il segretario generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Bromley Smith, ha osservato che, come Giappone, Europa Occidentale, Australia, Nuova Zelanda, Malesia e Filippine, l’Unione Sovietica e i suoi alleati in Europa orientale avevano ben accolto la notizia del colpo di stato di Suharto, poiché creava una Indonesia non allineata, che “rappresentava un contrappeso in Asia alla Cina comunista.” Le registrazioni mostrano che, come Ann Dunham, diversi agenti della CIA, con base a Jakarta, prima e dopo il golpe del 1965, parlavano correntemente russo.

Quando viveva in Indonesia, poi in Pakistan, Dunham Soetoro lavorava per la Fondazione Ford, la Banca Mondiale, la Banca Asiatica di Sviluppo, la Banca Rakyat (banca pubblica indonesiano, di proprietà del governo) e l’USAID.

L’USAID fu coinvolta nelle operazioni segrete della CIA nel Sud-Est asiatico. Il 9 febbraio 1971, il Washington Star pubblicò l’informazione che funzionari dell’USAID in Laos, sapevano che il riso fornito dall’USAID destinato all’esercito Laotiano, veniva venduto ai militari Nord-vietnamiti nel Laos stesso. Il rapporto rivela che gli Stati Uniti tolleravano la vendita di riso proveniente dall’USAID ai militari del Laos, poiché così non avrebbero avuto più timore degli attacchi dal Vietnam del Nord e dagli alleati comunisti del Pathet Lao. L’USAID e la CIA utilizzarono la fornitura di riso per forzare le tribù Meo del Laos ad aderire al campo degli Stati Uniti, nella guerra contro i comunisti. I fondi dell’USAID, che avevano lo scopo di aiutare i civili feriti e ad istituire un sistema di assicurazione sanitaria in Laos, furono dirottati e utilizzati per scopi militari.

Nel 1971, il Centro di studi vietnamiti presso l’Università dell’Illinois a Carbondale, finanziato dall’USAID, fu accusato di essere una società di facciata della CIA. I progetti finanziati dall’USAID attraverso il consorzio delle università del Midwest per le attività internazionali (Midwest Universities Consortium for International Activities, MUCIA), che comprendeva le Università di Illinois, Wisconsin, Minnesota, Indiana e Michigan, erano sospettati di essere dei progetti segreti della CIA. Tra questi, figuravano i programmi di “istruzione agraria” in Indonesia e altri progetti in Afghanistan, Mali, Nepal, Nigeria, Tailandia e Vietnam del Sud. Le accuse furono fatte  nel 1971, quando Ann Dunham lavorava per l’USAID in Indonesia.

In un articolo del 10 luglio, 1971, il New York Times accusava l’USAID e la CIA di aver “perso” 1.700 milioni di dollari devoluti al programma CORDS (Civil Operations e Revolutionary Development Support). Questo programma era parte dell’Operazione Phoenix, in base al quale la CIA procedeva alla tortura e all’uccisione di molti civili, monaci buddisti e anziani nei villaggi del Vietnam del Sud [3]. Grandi somme di denaro dell’USAID, inoltre, furono ricevute da una compagnia aerea di proprietà della CIA nel Sud-Est asiatico, Air America. In Thailandia, il finanziamento dell’USAID ha accelerato lo sviluppo del Programma di Sviluppo Rurale accelerato (Accelerated Rural Development Program), che nascondeva le operazioni contro la guerriglia comunista. Allo stesso modo, nel 1971, nei mesi precedenti lo scoppio della terza guerra indo-pakistana, i fondi dell’USAID per dei progetti di lavori pubblici nella parte orientale del Pakistan, furono utilizzati per il consolidamento militare della frontiera con l’India. Tali deviazioni sono contrari alle leggi degli Stati Uniti, che vietano l’uso dei fondi dell’USAID per i programmi militari.

Nel 1972, in un’intervista a Metromedia News, il direttore di USAID, il dottor John Hannah, aveva ammesso che l’USAID era usato come società di facciata della CIA per le sue operazioni segrete in Laos. Hannah disse che l’USAID era solo una società di copertura solo in Laos. Tuttavia, USAID è stato usata come copertura anche in Indonesia, Filippine, Vietnam del Sud, Thailandia e Corea del sud. I progetti di USAID nel sud est asiatico dovevano essere approvato dal SEADAG (Southeast Asian Development Advisory Group), un gruppo di sviluppo dei progetti pubblici in Asia, che in realtà sia allineava ai pareri della CIA.

Nel 1972, è stato dimostrato che il Food for Peace, amministrata dall’USAID e dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, aveva ricevuto finanziamenti per dei progetti con scopi militari in Cambogia, Corea del Sud, Turchia, Vietnam del Sud, Spagna, Taiwan e Grecia. Nel 1972, l’USAID ha mandato i soldi solo nella parte meridionale dello Yemen del Nord, al fine di armare le forze dello Yemen del Nord contro il governo dello Yemen del Sud, allora guidato dai socialisti, contrari l’egemonia statunitense nella regione.

Uno degli enti collegati al lavoro dell’USAID in Indonesia è la Fondazione Asia (Asia Foundation), creata negli anni ‘50 con l’aiuto della CIA, per combattere l’espansione comunista in Asia. Il consiglio di amministrazione del Centro Est-Ovest presso l’Università delle Hawaii è stato finanziato dalla Fondazione Asia. Obama Senior ha soggiornato in questo ostello all’arrivo dal Kenya, che beneficiava del programma di assistenza per studenti africani organizzato da un agente di influenza della CIA in Africa, Tom Mboya.

Dunham visse anche in Ghana, Nepal, Bangladesh, India e Thailandia, nel contesto di progetti di microfinanza. Nel 1965, Barack Obama Senior lasciò Harvard e tornò in Kenya, accompagnato dalla nuova moglie statunitense. Obama Senior si mise in contatto con il suo vecchio amico, il “golden boy” della CIA Tom Mboya, e altri politici Luo, la tribù di Obama Senior. Philip Cherry era a capo della stazione CIA di Nairobi, nel 1964-1967. Nel 1975 fu nominato capo della stazione CIA a Dacca, in Bangladesh. L’ambasciatore statunitense nel Bangladesh all’epoca, Eugene Booster, accusò Cherry di essere coinvolto nell’assassinio del primo presidente del Bangladesh, Sheikh Mujiur Rahman e di altri membri della sua famiglia. L’esecuzione della famiglia del presidente del Bangladesh sarebbe verosimilmente stata ordinata dal Segretario di Stato Henry Kissinger. Il Bangladesh è stato anche un passaggio nell’itinerario seguito da Ann Dunham per conto della CIA, nei progetti di micro e macro-finanza.

Obama e i suoi nonni materni, Madelyn e Stanley Dunham, nel 1979. Sua nonna era una vice-presidente della Banca delle Hawaii, una banca utilizzata da varie società di copertura della CIA.

Le banche della CIA e le Hawaii

Ann Dunham è rimasta in Indonesia, quando il giovane Obama tornò alle Hawaii nel 1971, affidando il figlio alla madre, Madelyn Dunham. Quest’ultima è stata la prima donna a ricoprire la carica di vice-presidente della Banca delle Hawaii di Honolulu. Diverse società di facciata della CIA hanno poi utilizzato la Banca delle Hawaii. Madelyn Dunham curava la gestione dei conti nascosti che la CIA utilizzava per trasferire fondi a favore dei dittatori in Asia, come il Presidente della Repubblica delle Filippine, Ferdinand Marcos, il Presidente della Repubblica del Viet Nam, Nguyen Van Thieu e il Presidente della Repubblica di Indonesia, generale Suharto. Infatti, la Banca delle Hawaii era responsabile del riciclaggio di denaro da parte della CIA, per nascondere l’attenzione prestata dalla CIA nel sostenere i suoi leader politici preferiti in Asia-Pacifico.

A Honolulu, una delle società bancarie più utilizzati dalla CIA per il riciclaggio di denaro era la BBRDW (Bishop, Baldwin, Rewald, Dillingham & Wong). Nel 1983, la CIA ha dato la sua approvazione per la liquidazione della BBRDW, sospettata di essere che uno schema Ponzi. In questa occasione, il senatore Daniel Inouye – un membro della commissione Intelligence del Senato USA (US Senate Select Committee on Intelligence) e uno dei migliori amici in parlamento dell’ex senatore dell’Alaska, Ted Stevens – disse che il ruolo della CIA nel BBRDW era “insignificante.” Successivamente, abbiamo scoperto che Inouye mentiva. In realtà, la BBRDW era profondamente coinvolta nel finanziamento delle attività segrete della CIA in tutta l’Asia, compresi quelli per lo spionaggio industriale in Giappone, le vendite di armi ai guerriglieri anti-comunisti mujahidin afgani e a Taiwan. John C. “Jack” Kindschi è stato uno dei capi della BBRDW, prima di ritirarsi nel 1981, era stato capo della stazione CIA a Honolulu. Il diploma universitario che orna la parete dell’ufficio del Presidente della BBRDW, Ron Rewald, era un falso degli esperti in falsificazioni della CIA, il suo nome era stato aggiunto anche negli archivi degli ex studenti.

Il passato della BBRDW era stato riscritto dalla CIA per fare credere l’esistenza della banca nelle Hawaii dall’annessione dell’isola come territorio degli Stati Uniti [4]. Il presidente Obama sta attualmente combattendo contro le accuse secondo cui i suoi diplomi e le sue note di corso siano falsi, così come il numero della previdenza sociale del Connecticut, e alcuni elementi che impreziosiscono il suo curriculum. La scoperta di documenti falsificati della BBRDW sarebbero alla base dei problemi che si affacciano sul passato di Barack Obama?

La BBRDW était installée dans le quartier d’affaires d’Honolulu, près du siège de la Banque de Hawaii, là où étaient détenus les comptes cachés de la CIA gérés par Madelyn Dunham, la grand-mère d’Obama. La BBRDW èra installata nel quartiere degli affari di Honolulu, vicino alla sede della Bank of Hawaii, dove Madelyn Dunham, la nonna di Obama, teneva nascosti i conti gestiti dalla CIA. La Banca delle Hawaii ha curato molte transazioni finanziarie segrete effettuate dalla BBRDW.

Soetoro-Obama e “Un anno vissuto pericolosamente” [5] a Jakarta

E’ chiaro che Ann Dunham Soetoro e suo marito indonesiano, Lolo Soetoro, il patrigno del Presidente Obama, erano strettamente correlati alle attività della CIA volte a neutralizzare l’influenza cino-sovietica in Indonesia, nell’”anno vissuto pericolosamente“, dopo la cacciata di Sukarno. Il Wayne Madsen Report ha scoperto che i funzionari di grado elevato della CIA erano stati ufficialmente e ufficiosamente nominati a posizioni di copertura in Indonesia, durante lo stesso periodo, delle coperture fornite, tra l’altro, da USAID, Corpi della pace e USIA (Agenzia d’Informazione degli USA).

Uno dei più stretti contatti della CIA di Suharto, fu Kent B. Crane, che era stato tra gli agenti della CIA di stanza presso l’ambasciata USA a Jakarta. Crane era così vicino a Suharto, che dopo il suo “pensionamento” della CIA, era uno dei pochi uomini d’affari “privati” ad avere un passaporto diplomatico dal governo di Suharto in Indonesia. La società Crane, il Gruppo Crane, forniva armi di piccolo calibro alle forze militari degli Stati Uniti, indonesiane e di altri paesi. Crane è stato il consigliere per gli affari esteri del Vice-Presidente degli Stati Uniti, Spiro Agnew, che fu successivamente nominato ambasciatore statunitense in Indonesia dal presidente Ronald Reagan. Questa nomina restò lettera morta, per via dei suoi legami sospetti con Suharto. John Holdridge, stretto collaboratore di Kissinger, fu nominato al suo posto, alla sua partenza per Jakarta, Paul Wolfowitz lo rimpiazzò.

I pupilli di Suharto, che annoveravano anche Mokhtar e James Riady del Gruppo Lippo, furono accusati di aver iniettato più di un milione di dollari, attraverso i contributi illegali esteri, nei conti della campagna di Bill Clinton del 1992. In due occasioni, il presidente Obama ritardò la sua visita ufficiale in Indonesia, forse per paura che un tale viaggio potesse destare l’interesse nel rapporto tra la madre e il patrigno con la CIA?

Ann Dunham visita un allevamento di anatre a Bali, ufficialmente come parte del suo lavoro per sviluppare i programmi per il credito bancario alle piccole imprese.

Negli anni ‘70 e ‘80, Dunham ha curato i progetti di microcredito in Indonesia per la Fondazione Ford, il Centro Est-Ovest e l’USAID. Il dottor Donald Gordon junior era uno di quelli di stanza presso l’ambasciata degli Stati Uniti. Ha contribuito a proteggere gli edifici delle ambasciate durante le violente proteste studentesche anti-USA, durante il periodo del colpo di Stato contro Sukarno. Aggregato all’Ufficio affari economici, Donald è stato il responsabile del programma di microfinanza dell’USAID per gli agricoltori indonesiani, lo stesso programma cui Dunham ha lavorato, in collaborazione con l’USAID, negli anni ’70, dopo aver insegnato lingua inglese in Indonesia, ancora una volta a nome dell’USAID. Nel libro Who’s Who della CIA, pubblicato nel 1968 in Germania Ovest, Donald è descritto come un agente della CIA che ha anche servito a Latore, in Pakistan, una città che nella quale Dunham avrebbe soggiornato più avanti, in una suite all’Hilton, per gestire, per cinque anni, i progetti di microfinanza per lo sviluppo della Banca asiatica.

Tra gli uomini di stanza a Jakarta, il Who’s Who della CIA fa comparire Robert F. Grealy; che sarebbe divenuto il direttore delle relazioni internazionali per l’Asia-Pacifico della J. P. Morgan Chase, il direttore della Camera di Commercio per gli Stati Uniti e l’Indonesia. Il CEO di J. P. Morgan Chase, Jamie Dimon, inoltre è stata recentemente citato come un potenziale sostituto di Richard Geithner, segretario al Tesoro, il cui padre, Peter Geithner ha lavorato presso la Fondazione Ford e aveva l’ultima parola per l’assegnazione di fondi per i progetti di microfinanza della Dunham.

I progetti vergognosi della CIA e le Hawaii

Durante la permanenza in Pakistan, Ann Dunham ha ricevuto la visita di suo figlio Barack nel 1980 e nel 1981. Obama è andato nello stesso tempo a Karachi, Lahore e nella città indiana di Hyderabad. Durante questo stesso periodo, la CIA intensificava le sue operazioni in Afghanistan dal territorio pakistano.

Il 31 gennaio 1981, il vice direttore dell’Ufficio per la ricerca e le relazioni della CIA (ORR Ufficio Ricerca e Relazioni) trasmise al direttore della Central Intelligence, Allen Dulles, una lunga nota, classificata con il codice segreto NOFORN [6] e ora declassificata. Vi era la relazione di una accurata raccolta di dati effettuata tra il 17 novembre e 21 dicembre 1957 in Estremo Oriente, Sud Est asiatico e Medio Oriente.

Il capo della ORR faceva riferimento al suo incontro con la squadra del generale in pensione Jesmond Balmer, alto funzionario della CIA nelle Hawaii, su richiesta del capo dell’US Pacific Command, per “la raccolta di informazioni complete che richiedono approfondite ricerche”. Il capo della ORR ha poi fatto riferimento alla ricerca, svolta dalla CIA, per reclutare “studenti dell’Università delle Hawaii sinofoni, in grado di effettuare missioni di intelligence”. Ha poi affrontato le discussioni svoltesi nel corso di un seminario sulla contro-intelligence verso l’Organizzazione del Trattato nel Sud- est Asiatico, che si era tenuto a Baguio tra il 26 e il 29 novembre 1957. Il Comitato innanzitutto aveva discusso dei “fondi per lo sviluppo economico” per combattere le “attività sovversive svolte dal blocco sino-sovietico nella regione“, prima di “prendere in considerazione tutte le reazioni che possono essere attuate.”

Le delegazioni tailandese e filippina fecero grandi sforzi per ottenere i finanziamenti dagli Stati Uniti per un fondo di sviluppo economico, che avrebbe innescato gli altri progetti dell’USAID nella regione, dello stesso tipo di quelle in cui Peter Geithner e la madre di Barack Obama s’impegnavano  pesantemente.

Esiste una importante letteratura sugli aspetti geopolitici delle operazioni segrete della CIA condotte dall’Università delle Hawaii, non è lo stesso per gli elementi più vergognosi della raccolta di dati e operazioni del tipo MK-ULTRA, che non sono stati associati in modo coerente con l’Università delle Hawaii.

Diverse note declassificate dalla CIA, datate 15 Maggio 1972, riguardano la partecipazione dell’ARPA (Advanced Research Projects Agency) del Dipartimento della Difesa e l’Università delle Hawaii in un programma di studi sul comportamento della CIA. Queste note sono state scritte da Bronson Tweedy, allora vice direttore della CIA, il direttore del PRG (Program Review Group) della US Intelligence Community e il direttore della CIA, Robert Helms (Richard. NdT). Queste note hanno per tema la “ricerca condotta dall’ARPA in materia di intelligence.” La valutazione del direttore del PRG affronta una conferenza a cui hanno partecipato il Tenente-colonnello Austin Kibler, direttore degli studi comportamentali dell’ARPA, 11 maggio 1972. Kibler ha curato la ricerca ARPA sui cambiamenti comportamentali e il monitoraggio remoto. Il memo del direttore del PRG cita alcuni alti ufficiali: Edward Proctor, vice direttore responsabile dell’intelligence della CIA, Carl Duckett, il vice direttore responsabile scienza e tecnologia della CIA e John Huizenga, Direttore dell’Office of National Estimates [7].

Nel 1973, dopo che James Schlesinger, allora direttore della CIA, aveva ordinato un’inchiesta amministrativa su tutti i programmi della CIA, l’Agenzia ha prodotto una serie di documenti sui vari programmi, denominati “gioielli di famiglia.” La maggior parte di questi documenti sono stati pubblicati nel 2007 e, nello stesso tempo, abbiamo saputo che Helms ha ordinato al dottor Sidney Gottlieb di distruggere le registrazioni relative alle ricerche che stava conducendo; quest’ultimo è stato il direttore del progetto MK-ULTRA, un programma di ricerca della CIA sui cambiamenti del comportamento, il lavaggio del cervello e l’iniezione di droga. In una nota scritta dall’agente della CIA Ben Evans, e inviato a William Colby, direttore della CIA, datato 8 maggio 1973, Duckett confidò la sua opinione: “Sarebbe sbagliato che il direttore si dichiari al corrente di questo programma“, in riferimento agli esperimenti condotti da Gottlieb per il progetto MK-ULTRA.

Dopo la pubblicazione dei “gioielli di famiglia“, diversi membri dell’amministrazione del presidente Gerald Ford, il cui capo dello staff della Casa Bianca, Dick Cheney e il segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, hano fatto in modo che nessuna rivelazione veisse fatta sui programmi di modificazione comportamentale e psicologica, che comprendeva i progetti MK-ULTRA e ARTICHOKE (carciofo).

Molti dei memo del 15 maggio 1972 si riferiscono al progetto SCANATE, avviato lo stesso anno. Questo è uno dei prima programmi di ricerca da guerra psicologica della CIA, in particolare, sull’uso di psicofarmaci per il monitoraggio remoto e la manipolazione psicologica. Vi è anche menzionato Kibler dell’ARPA e il “suo” sub-appaltatore, e più tardi si è appreso che questa era la Stantford Research Institute (SRI), con sede a Menlo Park, California.

Helms aveva inviato una comunicazione a, tra gli altri, Duckett, Huizenga, Proctor e al Direttore dell’Agenzia d’Intelligence Militare (Defense Intelligence Agency, DIA) – quest’ultima, poi, ha ereditato il progetto della CIA “GRILL FLAME”, di monitoraggio remoto. Helms ha insistito a che l’ARPA supportasse, “per un certo numero di anni”, la ricerca sul comportamento e le potenziali applicazioni di cui ne potrebbe beneficiare l’intelligence, “con la partecipazione di MIT, Yale, Università del Michigan, UCLA, University of Hawaii e altre istituzioni o gruppi di ricerca.”

La collaborazione dell’Università delle Hawaii con la CIA, nel campo della guerra psicologica, continua ancora oggi. La Dr.ssa Susan Brandon, direttore del programma in corso di studi comportamentali condotti dal Centro di controspionaggio e d’intelligence (Defence Counterintelligence and Human Intelligence Center, DCHC) all’interno della DIA, ha ricevuto il suo Ph.D. in Psicologia all’Università delle Hawaii. Brandon è stata coinvolta in un programma segreto, frutto della collaborazione della ABS (American Psychological Association), della RAND Corporation e della CIA, volto a “migliorare i metodi di interrogatorio“, l’oggetto della sua ricerca si è concentrata sulla privazione del sonno e della percezione sensoriale, la sopportazione a forti dolori e al completo isolamento, sui procedimenti attuati sui prigionieri della base aerea di Bagram, in Afghanistan e in altre prigioni segrete [8]. La Brandon è stata anche vicedirettrice del Dipartimento di Scienze sociali comportamentali ed educativi, presso l’Ufficio della Scienza e della Tecnologia dell’amministrazione di George W. Bush.

I legami tra la CIA e l’Università delle Hawaii non si affievoliscono neanche nei tardi anni ‘70, quando l’ex rettore dell’Università delle Hawaii, tra il 1969 e il 1974, Harlan Cleveland, fu invitato a tenere una conferenza al quartier generale della CIA, il 10 maggio 1977. Prima di prendere il suo posto presso l’Università delle Hawaii, Cleveland era segretario dell’Ufficio di Presidenza nei casi relativi alle organizzazioni internazionali (Bureau of International Affairs Organization) 1965-1969.

Una nota del direttore dell’Agenzia d’intelligence, in data 21 Maggio 1971, indica che la CIA aveva reclutato un ufficiale della Marina che aveva iniziato il secondo ciclo di studi presso l’Università delle Hawaii.

La famiglia Obama e la CIA

Molti documenti sono disponibili sul rapporto di George H. W. Bush con la CIA, e sulle attività di suo padre e dei suoi figli, tra cui l’ex presidente George W. Bush, per conto della CIA. Barack Obama, nel frattempo, è riuscito a nascondere le tracce dei suoi legami con l’Agenzia, così come quelle dei suoi genitori, del patrigno e della nonna (molto poco si sa suo nonno, Stanley Dunham Armour, e si suppone che si sia dedicato al business mobiliare alle Hawaii, dopo aver prestato servizio in Europa durante la seconda guerra mondiale). Presidenti e vicepresidenti degli Stati Uniti non sono soggetti ad alcuna indagine di fondo, prima di assumere le funzioni, a differenza di altri membri del governo federale. Questa attività di indagine è lasciata alla stampa. Nel 2008, i giornalisti hanno miseramente fallito nel loro compito di indagare sulle informazioni troppo superficiali, riguardo l’uomo che sarebbe entrato alla Casa Bianca. Il rapporto dei genitori con l’Università delle Hawaii e il ruolo delle università nei progetti MK-ULTRA e ARTICHOKE, invitano a questa domanda: “Che cosa nasconde ancora Barack Obama?”

Wayne Madsen

Ex contrattista della National Security Agency (NSA) è diventato giornalista specializzato nell’intelligence elettronica e nell’intelligenza in generale. E’ stato curatore della sezione francese della rivista Intelligence Ondine, fino a quando non fu acquistata da Le Monde. Pubblica il Wayne Madsen Report e interviene regolarmente sul canale satellitare Russia Today.

Note

[1] Di questi eventi, si veda anche l’articolo “1965: Indonésie, laboratoire de la contre-insurrection” (http://www.voltairenet.org/article13984.html) di Paul Labar, Voltairenet, 25 Maggio 2004.

[2] N.d.T. o Yogyakarta

[3] Sull’Operazione Phoenix vedi anche: “Opération Phénix: le modèle vietnamien appliqué en Irak” (http://www.voltairenet.org/article15519.html), di Arthur Lepic, Voltairenet, 16 novembre 2004.

[4] N.d.T. 1898

[5] N.d.T. Il film ‘Un anno vissuto pericolosamente’ di Peter Weir, è stato pubblicato nel 1982. Si svolge durante il tentato colpo di stato attribuito ai comunisti in Indonesia, nel 1965.

[6] N.d.T. per “no foreign dissemination”, nessuna divulgazione di informazioni ai servizi esteri

[7] N.d.T. ufficio incaricato di valutare l’intelligence americana, ora National Intelligence Council.

[8] A questo proposito si veda anche l’articolo “Il segreto di Guantanamo” (http://www.voltairenet.org/article162599.html), di Thierry Meyssan, Voltairenet, 28 Ottobre 2009.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

http://www.aurora03.da.ru

http://www.bollettinoaurora.da.ru

http://sitoaurora.xoom.it/wordpress/


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