Gabriele Repaci, Siria, crocevia della storia, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 2025, pp. 224, € 25,00
Gabriele Repaci, Siria, crocevia della storia, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 2025, pp. 224, € 25,00

È stata recentemente diffusa e rilanciata da diverse fonti d’informazione la rivelazione della spia israeliana Elizabeth Tsurkov, secondo cui già nel 2018 lo Stato ebraico era segretamente coinvolto nella fornitura di armi e di sostegno finanziario ad almeno dodici gruppi eversivi e terroristi (i cosiddetti “ribelli” siriani) che operavano nella Siria meridionale. Il sostegno sionista aveva lo scopo di creare una zona cuscinetto controllata da forze amiche di Israele lungo il confine israelo-siriano, per impedire all’Iran e a Hezbollah di stabilirsi vicino al Golan occupato dalle forze israeliane. Il programma, denominato “Operazione Buon Vicino”, comportava la fornitura di fucili, mitragliatrici, veicoli e pagamenti mensili all’eversione armata.

Questa notizia era già apparsa sul numero 2/2025 “Eurasia” nell’articolo di Gabriele Repaci La Siria dopo Assad. Dello stesso autore, esce adesso per le Edizioni all’insegna del Veltro un libro intitolato Siria, crocevia della storia, che costituirà un aiuto prezioso per chi voglia comprendere la complessità storica e geopolitica della Siria, territorio cruciale al centro delle dinamiche del Vicino Oriente antico e contemporaneo.

La narrazione di Repaci, che prende le mosse dalla più remota antichità per giungere alla travagliata situazione dei giorni nostri, ricostruisce il ruolo che la Siria ha svolto nei secoli quale fondamentale crocevia di popoli, culture e imperi. Storicamente soggetto, volta a volta, al dominio di Assiri, Babilonesi, Romani, Bizantini, Arabi, Ottomani, al termine della prima guerra mondiale il territorio siriano venne inglobato nel Mandato francese della Siria e del Libano. Lo Stato siriano moderno venne fondato nel 1945, quando la Repubblica di Siria divenne membro fondatore delle Nazioni Unite; poi, tra il 1958 e il 1961, la Siria fece parte insieme con l’Egitto della Repubblica Araba Unita. Nel 1963 il partito Ba’th assunse il potere; dal 1970 la presidenza venne mantenuta dalla famiglia al-Asad fino al crollo dello Stato, avvenuto sotto l’assalto delle milizie settarie eredi di al-Qaeda e seguito dall’insediamento di un governo propenso a “normalizzare” le relazioni col regime sionista e con le altre centrali del potere occidentale.

Accompagnando il lettore attraverso le varie fasi del divenire storico che ha coinvolto la Siria, Repaci insiste sull’importanza strategica di questo paese situato al crocevia tra l’Europa e l’Asia e sulla straordinaria capacità del popolo siriano di mantenere vivo il proprio patrimonio culturale nonostante tutte le distruzioni e le devastazioni. “La storia della Siria, – scrive l’autore del libro – dall’alba delle prime civiltà urbane fino ai drammatici eventi del presente, costituisce un caso unico di innovazione e adattamento culturale. Questo territorio, posto al crocevia tra Oriente e Occidente, ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo di civiltà e culture, fungendo da ponte tra diverse tradizioni e influenze”.


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