Prima Parole chiave Al Qaeda

Parola chiave: Al Qaeda

LA GUERRA SEGRETA SIRIANA

Mahdi Darius Nazemroaya, Global Research, 31 luglio 2012   C’è molto di più nel conflitto in Siria di quanto appaia. La Siria è attualmente teatro di una...

MALI, UN PAESE DIVISO TRA RIVOLTE TUAREG, INTERESSI INTERNAZIONALI E AL-QAEDA

La distruzione dei mausolei di Timbuctù, considerati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, la liberazione di Rosella Urru, la cooperante rapita dal gruppo islamico Mujao, lo spauracchio...

LA SANTA ALLEANZA USA – AL-QAIDA

Igor Ignatchenko, Strategic Culture Foundation, 17.07.2012 La Siria è inondata da terroristi di ogni genere. Al-Qaida ha commesso una serie di atti terroristici. Secondo l’ex comandante dell’Accademia Navale...

Siria: Usa e Nato mano nella mano con al-Qâ‘ida?

Fonti diverse confermerebbero che gli Stati Uniti, la NATO e i loro alleati arabi del Golfo stanno collaborando con i terroristi di al-Qâ‘ida per...

Al-Qaida e la ribellione libica

Un nuovo rapporto di due think tank francesi conclude che i jihadisti hanno giocato un ruolo predominante nella ribellione della Libia orientale contro il governo di Muammar Gheddafi, e che i "veri democratici" rappresentano solo una minoranza della ribellione. Il rapporto, inoltre, mette in discussione le giustificazioni addotte per l'intervento militare occidentale in Libia, sostenendo che essi sono in gran parte basati su esagerazioni dei media e su "una sfacciata disinformazione."

Obama: “Non eravamo certi che Bin Laden fosse lì”

Durante i 60 minuti di intervista con la CBS News l’altra sera, Barack Obama ha ammesso che i servizi segreti americani confidavano solo al 55% che Bin Laden fosse nel compound dove si è svolto il raid di domenica scorsa, temendo che l’occupante potesse essere in realtà un “principe di Dubai”, uno scetticismo condiviso fra i residenti di Abbottabad, uno dei quali ha detto alla BBC che l’uomo che si vedeva mentre guardava la televisione nei nastri diffusi sabato dalla Casa Bianca era in effetti il suo vicino di casa, non Bin Laden.

Gheddafi, Usama bin Ladin e i kamikaze occidentali

L'aggressione contro la Grande Jamahiryia Socialista Popolare di Libia e la farsa scenica dell'assassinio del 'Vecchio della montagna' (di propaganda massmediatica e disinformazione strategica), sono strettamente collegate. L'amministrazione Obama-Clinton, indirizzata da un altro 'Grande Vecchio', Zbignew Brzezinski, apparentemente sta riuscendo ad imporre un mutamento strategico fondamentale alla macchina militar-spionistica statunitense.

La presunta morte di Usama bin Ladin

Usama bin Ladin sarebbe stato ucciso a 50 km da Islamabad, in un complesso abitativo destinato a ufficiali delle forze armate e dell'intelligence del Pakistan, suscitando la sorpresa degli analisti per la presenza del nascondiglio del capo di al-Qaida in una città militare del Pakistan.

Al Qaida e USA alleati in Libia?

I concetti sono capovolti: l'alleanza militare USA-NATO sta sostenendo una ribellione integrata dai terroristi islamici, nel nome della "guerra al terrorismo". Le forze di opposizione sono in gran parte costituite da civili della milizia non addestrati, ex membri delle Forze Armate libiche, addestrati assieme ai paramilitari del Gruppo Combattente Islamico in Libia (LIFG), che è allineato con al-Qaida, è in prima linea nell'insurrezione armata.

Chi sono davvero i ribelli libici?

È giunta l’ora che il pubblico americano ed europea impari qualcosa di più riguardo a questo regime di ribelli che si suppone debba rappresentare un’alternativa democratica e umanitaria a Gheddafi. Uno studio di West Point mostra che l’area di Bengasi, Derna e Tobruk era leader mondiale nel reclutamento di bombaroli kamikaze di al Qaida
error: Tutti i diritti sono riservati.
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna al negozio