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Parola chiave: Brics

UNA SVOLTA NELLA POLITICA ESTERA SAUDITA?

Wayne Madsen, Strategic Culture Foundation, 30.08.2012 L'Arabia Saudita potrebbe sperimentare un altro sobbalzo, nella sostituzione di un altro vecchio leader aristocratico del regno che, secondo notizie, sarebbe...

L'INDIA, LA RUSSIA E LA CRISI SIRIANA

Bhadrakumar, Opinion-Maker, 8 agosto 2012 Se il voto russo contro la risoluzione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla Siria, la settimana scorsa, era prevedibile, l’astensione dell’India...

LA “GRANDE TRASFORMAZIONE”

La congiuntura di crisi del 2008 ha delineato piuttosto nitidamente gli orizzonti del declino strategico degli Stati Uniti e la fragilità strutturale del sistema...

Il Venezuela di Chavez. Intervista al Prof. Luis Matute

Federico Dal Cortivo di Europeanphoenix.net ha intervistato il Prof. Luis Matute, giornalista internazionale venezuelano del “Jornalero de Caracas” e corrispondente di guerra in Africa,...

BRICS: stato e prospettive

Il gruppo dei paesi BRICS, nato come conseguenza dei profondi mutamenti in corso nell’economia e nella politica mondiale, è uscito ormai dai limiti di un forum consultivo dei paesi in via di sviluppo e rappresenta un’influente struttura internazionale. Esso sta rapidamente acquisendo potere sia come promotore delle riforme dei meccanismi di regolamentazione nella sfera economico-finanziaria, sia come importante forum macroeconomico. La maggior parte delle previsioni a lungo termine conferma la crescita del peso del gruppo BRICS nell’economia mondiale.

Il peso dei BRICS

Nel 2001 Jim O’Neill, funzionario della banca d’investimento Goldman Sachs, redasse un documento in cui si sosteneva che la ridefinizione del futuro assetto planetario avrebbe risentito dell’influenza di quattro poli geoeconomici, corrispondenti a Brasile, Russia, India e Cina. I dati analizzati da O’Neill indicavano che nell’arco di pochi decenni questi paesi avrebbero conosciuto una crescita economica tale da mettere in scacco il primato detenuto dai paesi riuniti nel G6. Appare quindi necessario comprendere la natura di questa nuova alleanza strategica

Puskhov a Roma spiega le direttrici strategiche del terzo mandato di Putin

Martedì 17 aprile, presso la sala di Palazzo Santacroce a Roma, sede del Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma, è andata in archivio la conferenza dal titolo “Il ritorno del presidente Putin: le prospettive della politica estera". I lavori sono stati introdotti dal presidente dell’ISPI, Giancarlo Aragona, seguito dal presidente della commissione Affari Esteri della Duma di Stato e presidente della delegazione russa presso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, Aleksej Pushkov. Sono intervenuti anche Luisa Todini, presidente della sezione italiana del Foro di Dialogo Italo-Russo, e Franco Venturini del Corriere della Sera.

Il corridoio Nord-Sud: le prospettive del commercio multilaterale in Eurasia

Mentre le attuali politiche internazionali ruotano intorno alle aspre questioni di Siria e Iran, gli sviluppi in altre parti del mondo sono abbastanza interessanti, soprattutto dal punto di vista della geopolitica dell'Eurasia, in cui l'India e la Russia hanno un'importante partecipazione. Il collegamento dell'India con la Russia attraverso l'Iran e l'Asia centrale non fornirà beneficio solo ai paesi coinvolti nel progetto del corridoio nord-sud, ma faciliterà anche il commercio nella regione euroasiatica, aprendo vasti mercati e riducendo i costi di trasporto e viaggio. Alla fine di questo mese, i paesi coinvolti nel progetto si incontreranno a New Delhi per deliberare ulteriormente e dare una forma concreta a questo progetto.

La Russia e il mondo che cambia – seconda parte

Nella seconda parte del suo articolo sulla politica estera, Putin ha fornito un aggiornamento sulle relazioni della Russia con l'Asia e il nuovo partenariato con la Cina, affronta il problema dello scudo missilistico degli USA, della crisi in Europa e il progetto di Unione Economica Eurasiatica, l'adesione della Russia all'OMC e il soft-power russo nel mondo. La politica estera intesa da Vladimir Putin, dimostrata dalla posizione di Mosca al Consiglio di sicurezza, tiene conto degli interessi della Russia, ma apre anche una via ai paesi che cercano di liberarsi dal dominio imperiale.

I BRICS vogliono abbandonare il dollaro

Polina Chernitsa, "Voix de la Russie", 14.03.2012 I tentativi da parte dei BRICS di ridurre l'uso del dollaro sono ben fondati e non...
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