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I – Turchia

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Nel quadro di una corretta analisi geopolitica, non ha molto senso chiedersi se la Turchia sia una nazione europea o asiatica. Sotto il profilo geografico, la Turchia rappresenta il fattore di continuità spaziale tra l’Europa sudorientale e l’Asia; dal punto di vista geopolitico essa svolge la funzione di ponte tra le due parti del Continente eurasiatico; sotto il profilo geoeconomico è il crocevia dei commerci tra Asia, Europa ed Africa, nonché il tramite delle risorse energetiche provenienti dall’Asia centrale.

Categoria:

Descrizione

EURASIATISMO

Questo saggio si articola in una serie di capitoli di cui riportiamo i titoli: La rivoluzione eurasiatista, L’Eurasia: tre grandi spazi vitali, integrati secondo la latitudine, L’eurasiatismo come integrazione russo-centroasiatica, Integrazione eurasiatica dei territori postsovietici.

Traduzione di un articolo scritto nel 1927 dal principe Nikolaj Trubeckoj, linguista e studioso del folclore caucasico e finnico. Trubeckoj è una delle figure più note del movimento eurasiatista degli anni Venti.

DOSSARIO: TURCHIA

Dati fondamentali sulla Repubblica Turca: superficie, popolazione, ordinamento dello Stato, statistiche sociali, risorse economiche, congiuntura economica.

Il progetto GAP, che prevede la creazione di 22 dighe e di 19 centrali idroelettriche, vuol trasformare la Turchia in un colossale produttore ed esportatore di acqua e di energia elettrica, aumentandone esponenzialmente la forza e la centralità geopolitica.

La Turchia svolge un ruolo strategico importante per quanto riguarda la distribuzione delle ingenti risorse energetiche (petrolio e gas naturale) provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mar Caspio. Tale ruolo è comprovato dai quasi 7.000 chilometri fra gasdotti e oleodotti presenti sul territorio nazionale.

Questo saggio si articola nei seguenti capitoli: Le costanti geopolitiche della quarta penisola europea, Ascesa e declino di un Impero, Una nazione dalle macerie di un grande Impero, La Turchia e l’Europa, La Turchia e l’Eurasia.

Integrando i Balcani nell’area geopolitica del loro Sultanato e facendo di Costantinopoli la loro capitale, i conquistatori ottomani assunsero buona parte del retaggio bizantino e furono riconosciuti dalle potenze cristiane come successori de facto degl’imperatori romani. Nella classe politica e dirigente dell’Impero ottomano furono numerosi gli Europei, originari delle regioni dell’Impero o provenienti da altrove.

Una delle storie più affascinanti dell’influenza sotterranea esercitata da una setta apocalittica è quella dei seguaci del “messia apostata” nella Turchia degli ultimi trecentocinquant’anni. Le origini di questa storia sono molto ben documentate, mentre il complesso delle conseguenze e degli effetti indiretti è aperto all’indagine.

Sotto il profilo geopolitico la Turchia rappresenta un vero e proprio ponte tra l’Europa e il Vicino Oriente, per cui il destino del Paese sembra segnato da questa collocazione. La “fortezza turca”, fra tre mari e tre continenti, è una delle chiavi di volta dell’alleanza eurasiatica.

RECENSIONI E POSTILLE

Carlo Jean, Geopolitica del XXI secolo (Stefano Vernole)

Alexandre del Valle, La Turquie dans l’Europe. Un cheval de Troie islamiste (Claudio Mutti)

Aleksandr Varona, Le vedute di un eremita sui generis: Konstantin Leont’ev

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