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Parola chiave: Giacomo Gabellini

MISFATTI DEL LIBERISMO

Come è noto, l’ascesa al potere di Margaret Thatcher in Gran Bretagna e di Ronald Reagan negli Stati Uniti segnarono l’eclissi momentanea delle ricette...

RECENSIONE DEL LIBRO: “LA PARABOLA. GEOPOLITICA DELL’UNIPOLARISMO STATUNITENSE”

Il saggio proposto da Giacomo Gabellini costituisce uno strumento interessante per analizzare al meglio le attuali strategie che portano al multipolarismo globale. Ovviamente, come ogni...

Siria, la linea del fronte

In seguito all’abbattimento del caccia turco da parte della contraerea siriana, la Turchia si è appellata all’articolo 4 della NATO, il quale stabilisce che...

"La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense" – di Giacomo Gabellini, Anteo Edizioni, 2012

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri...

Il peso dei BRICS

Nel 2001 Jim O’Neill, funzionario della banca d’investimento Goldman Sachs, redasse un documento in cui si sosteneva che la ridefinizione del futuro assetto planetario avrebbe risentito dell’influenza di quattro poli geoeconomici, corrispondenti a Brasile, Russia, India e Cina. I dati analizzati da O’Neill indicavano che nell’arco di pochi decenni questi paesi avrebbero conosciuto una crescita economica tale da mettere in scacco il primato detenuto dai paesi riuniti nel G6. Appare quindi necessario comprendere la natura di questa nuova alleanza strategica

I conflitti centrafricani e l’instaurazione del nuovo ordine mondiale

La retorica interventista imbevuta di buone intenzione non è certo uno strumento propagandistico desueto per le autorità statunitensi. Memorabile fu infatti il pubblico sfoggio di buoni sentimenti inscenato dal Presidente Bill Clinton nel tentativo di fregiare dei dovuti crismi legittimatori l’operazione “Restore Hope” che nel 1992 sancì l’interferenza occidentale nel conflitto somalo. Non altrettanto rimarchevole fu, tuttavia, l’atteggiamento tenuto da Washington in relazione alla guerra civile tra gli hutu e i tutsi scoppiata solo pochi anni dopo in Ruanda, che fin dall’inizio appariva destinata ad assumere dimensioni letteralmente apocalittiche.

Lo stato di eccezione

Qualora il postulato di Carl Schmitt risulti valido e applicabile a qualsiasi situazione politica si evincerebbe il fatto che in Italia regna un sovrano assoluto, impersonato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha fatto leva sulle pesanti pressioni internazionali esercitate dai grandi organi informativi (The Economist, Wall Street Journal, ecc.) di riferimento dei poteri forti angloamericani (Gruppo Rothschild, Rockefeller, ecc.) per proclamare l’assodata “impotenza della normatività” comune e la conseguente apertura di uno stato di eccezione squisitamente politico.
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