Tatiana Alexeeva (preside della Facoltà di Giurisprudenza della sede di San Pietroburgo dell’Università Nazionale di ricerca scientifica “Scuola Superiore di Economia”) e Pierangelo Catalano (responsabile dell’unità di ricerca “Giorgio La Pira” del CNR-Università di Roma “La Sapienza” nonché dottore honoris causa dell’Accademia delle Scienze di Russia) hanno curato questo volume trilingue, che raccoglie le relazioni di eminenti personalità accademiche convenute nel settembre 2011 dai paesi BRICS e dall’Italia al Seminario di Carskoe Selo, presso San Pietroburgo. Il Seminario (ai lavori del quale ha partecipato anche un redattore di “Eurasia” in rappresentanza della rivista) ha affrontato quattro temi principali: 1) Fondamenti giuridici del BRICS: diritto internazionale e ius Romanum commune, 2) BRICS e armonizzazione dei diritti dell’ambiente, 3) BRICS e armonizzazione dei diritti dell’energia, 4) BRICS e armonizzazione dei diritti del commercio e delle finanze.

Le principali finalità e i fondamenti del BRICS si trovano efficacemente riassunti nell’Introduzione del professor Catalano, sulla quale riteniamo opportuno soffermarci. Il fondamento naturale del BRICS, reso esplicito dal Comunicato congiunto di Ekaterinburg (16 giugno 2009) e dalla Dichiarazione di Sanya (14-15 aprile 2011), consiste nel fatto che Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica rappresentano una popolazione totale di circa tre miliardi di individui e che gli stessi Paesi svolgono un ruolo fondamentale negli affari internazionali. Basandosi su questa realtà e ponendosi “in una prospettiva storica che supera l’esito della seconda Guerra mondiale”, i Paesi BRICS chiedono la riforma dell’ONU e in particolare del Consiglio di Sicurezza e sollecitano la riforma del Fondo Monetario Internazionale.

Considerate alla luce del diritto romano, tali richieste comportano la necessità di costruire una auctoritas publica universalis che impedisca le violazioni della sovranità dei popoli e combatta l’usura internazionale, praticata attraverso il cosiddetto “debito estero”.

Il professor Catalano osserva infine come nel caso dei BRICS alle esigenze della natura (estensione territoriale, sviluppo demografico, consistenza economica) corrisponda “la storia giuridica dei grandi spazi, con la continuità di almeno due veri imperi”, in quanto l’eredità dell’Impero di Mezzo è stata raccolta dalla Cina, mentre quella dell’Impero romano sopravvive nell’idea russa della “Terza Roma” e in quella brasiliana del “Quinto Impero”.

L’auspicio del giurista è che con l’azione dei BRICS si possa “tornare alla natura (terra, popolazione) e, per questa via, attraverso la storia, allo ius gentium, che vige anche al di sopra dei patti, in base alla fides“.

 

 

Pravovye aspekty BRIKS = Aspetti giuridici del BRICS = Legal aspects of BRICS, Izdatel’stvo Politechniceskogo universiteta, Sankt-Petersburg 2011, pp. 240.

 


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