In Francia, che conta una popolazione di 64 milioni di abitanti, sono state registrate, nel 2008, 834000 nascite [1]. In riferimento alla cifra rilevata dieci anni fa, l’effettivo annuale è superiore del 9%. Dal 1993 al 2008, il tasso sintetico di fecondità è passato dall’1,65 a 2 figli per donna.

Le coppie di oggi fanno più figli di quelle di ieri ?

Secondo una pubblicazione dell’Istituto nazionale degli studi demografici [2], questi aumenti non deriverebbero da un aumento della fertilità delle coppie da una generazione all’altra, giacché le coppie di oggi prolificano quanto quelle di trenta anni fa. Ma le coppie odierne generano i loro figli più tardi (contraccezione, conciliazione con la vita professionale). Il rinvio della maternità avrebbe causato prima una temporanea riduzione nel tasso di fertilità poi un aumento. Nel 2008, il 21% dei bambini sono nati da madri di età compresa tra 35 e più anni, invece del 16% di dieci anni prima. L’aumento dei tassi di fertilità e delle nascite non dipenderebbero dunque da una propensione delle coppie ad avere più figli, ma piuttosto da un nuovo calendario di maternità, dopo diversi decenni di transizione durante i quali esso era diventato progressivamente più lento da causare il temporaneo calo delle nascite.

Qual è la percentuale dei nati da genitori stranieri ?

A livello nazionale, la cittadinanza dei genitori è ripartita secondo le dichiarazioni dello stato civile. L’80,4% dei nati vivi nel 2008 hanno due genitori francesi: questo è un dato leggermente inferiore rispetto a quello del 1994 che era pari all’81,2%. Il 12,7% dei bambini risultano essere nati invece da una coppia mista; tale percentuale è in costante aumento, a partire dal 1994 quando si attestava al 5,7% . Qui l’immigrazione ha svolto un ruolo determinante rispetto al totale delle nascite. La percentuale dei nati da due genitori stranieri è del 6,9%, lievemente inferiore a quella del 1994 che era pari al 7,6%.
Si registra, quindi, che la percentuale di bambini nati da coppie miste è in aumento, il che riflette l’evoluzione della società francese. Si tratta di un meticciato nel senso della nazionalità, non necessariamente nel senso dell’origine geografica. Giacché, ad esempio, il matrimonio tra una persona proveniente dall’immigrazione algerina, naturalizzata francese, con un algerino viene considerato un “matrimonio misto”.

L’aumento delle nascite annulla il processo d’invecchiamento della popolazione ?

Il processo di invecchiamento della popolazione francese è in continuo aumento, nonostante l’incremento delle nascite registrato a partire dal 1994.
Al 1 gennaio 2007, sono 10,3 milioni le persone con età superiore ai 65 anni, ovvero il 16,2% della popolazione. Nel 1994, essi erano meno del 15%. Al contrario, 15,8 milioni di abitanti hanno meno di 20 anni, cioè il 25% dell’intera popolazione. Nonostante parecchi anni consecutivi di nascite più numerose, la percentuale dei giovani continua a diminuire. Nel 1994, il 26,7% della popolazione aveva meno di 20 anni. A partire dal 2012, la percentuale di persone con età superiore ai 65 anni potrebbe aumentare in maniera significativa [3].
Certo, il limite di 65 anni diventa discutibile per giudicare la “vecchiaia”, poiché lo stato di salute e la speranza di vita progrediscono : 77 anni per gli uomini e 84 per le donne.
Come corollario, occorre ammettere che ciò spinge a ritardare l’età di pensionamento, forse in modo differenziato in rapporto alla speranza di vita per settore di attività.

Tuttavia, la Francia costituisce una eccezione in rapporto all’Unione europea. Infatti, la crescita demografica francese nel 2008 proviene per i quattro quinti dall’incremento naturale, vale a dire dalla differenza tra le nascite e i decessi. La situazione è esattamente inversa nell’Unione europea, dove l’aumento dovuto alle migrazioni costituisce i quattro quinti dell’aumento totale.

1. Sommando i dati della Francia metropolitana con quelli dei dipartimenti d’oltremare. Cfr. Catherine Beaumel, Anne Pla e Mauricette Vatan, Statistiques d’état civil sur les naissances en 2008, Société, n° 97, 21 agosto 2009, INSEE.
2. Cfr. Gilles Pison, France 2008: pourquoi le nombre de naissances continue-t-il d’augmenter ? , Population et sociétés, n° 454, marzo 2009, INED, 4 p.
3. Gérard-François Dumont (dir.), Populations et territoires de France en 2030, le scénario d’un futur choisi, Paris, L’Harmattan, 2008.

*Pierre Verluise, ricercatore all’IRIS di pargi, è autore di 20 ans après la chute du Mur. L’Europe recomposée (Choiseul, 2009) e co-autore di Géopolitique de l’Europe (Sedes, 2009)


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