Gennady Onishenko, capo del sevizio sanitario russo (Rospotrebnadzor), ha intimato alla Georgia di chiudere un laboratorio batteriologico statunitense, accusando gli USA di aver iniziato una guerra biologica contro la Russia.

Secondo la massima autorità sanitaria russa, gli Stati Uniti stanno violando i propri impegni internazionali, ossia la “Convenzione per le armi biologiche”. Il laboratorio statunitense in Georgia è una parte importante del potenziale biologico offensivo degli USA.

“Il fine di questo laboratorio è di studiare la situazione relativa ai focolai naturali dei virus e la loro diffusione nel territorio della Federazione Russa e della regione Transcaucasica” (ossia la regione in cui si trovano Georgia, Armenia e Azerbaigian), secondo quanto detto da Onishenko, riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax.

Nel giugno 2013 Onishenko accusò la Georgia di aver realizzato azioni sovversive contro la Russia. Secondo la massima autorità russa, la peste porcina africana è arrivata alle regioni meridionali della Russia e al Caucaso del Nord attraverso la Georgia, per mezzo di un’azione premeditata. Ha commentato: “Si tratta di un’azione ben pianificata, il cui proposito è quello di minare le economie delle regioni del sud, del Caucaso del Nord e della Russia”.

Secondo il ministero dell’agricoltura russo, il danno causato al paese dalla peste porcina africana nel 2008, superò i 2.000 milioni di rubli (62 milioni di dollari), obbligando i fattori russi a sopprimere più di 400.000 maiali.

Secondo alcune teorie, l’agente causale della patologia venne introdotto in Russia nell’autunno 2007 per mezzo dei cinghiali selvatici che giungevano dai territori georgiani.

(Traduzione di: Marco Nocera) 


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