La decisione finale del processo russo  contro l’ex oligarca del petrolio Mikhail Khodorkovsky ha attirato drammatiche dichiarazioni di protesta da parte dell’amministrazione statunitense di Obama e da governi di tutto il mondo che hanno accusato la giustizia russa di essere tirannica, o peggio. Ciò che è stato attentamente omesso dalla storia Khodorkovsky però è la vera ragione per cui Putin ha arrestato e imprigionato l’ex capo del più grande gigante petrolifero della Russia, Yukos.

Il vero crimine di Mikhail Khodorkovsky non è aver rubato i patrimoni russi per una miseria durante l’era da banditi di Yeltsin. Il suo crimine reale è aver partecipato ad un’operazione occidentale di intelligence per smantellare e distruggere ciò che rimane di uno stato russo funzionante. Quando si conoscono i fatti la giustizia che gli è stata servita è clemente a paragone dei normali trattamenti di Stati Uniti e Gran Bretagna contro quelli giudicati colpevoli di tradimento contro lo stato. La prigione delle torture di Obama non è che un esempio dei doppi standard di Washington.

Secondo il rapporto politicamente corretto sintetizzato da Wikipedia, “Yukos Oil Company era una compagnia petrolifera russa che, fino al 2003, era controllata dall’oligarca russo Mikhail Khodorkovsky…. Khodorkovsky è stato condannato e mandato in prigione… Yukos era una delle compagnie più grandi e di successo della Russia nel 2000-2003. Nel 2003, in seguito a una rivalutazione fiscale, il governo russo ha presentato a Yukos una serie di reclami per tasse che ammontavano a 27 miliardi di dollari. Dato che i beni di Yukos sono stati contemporaneamente congelati dal governo, la compagnia non è stata in grado di pagare queste tasse richieste. Il primo agosto 2006, una corte russa ha dichiarato la bancarotta di Yukos. La maggior parte dei patrimoni di Yukos sono stati venduti a bassi prezzi a compagnie petrolifere di proprietà del governo russo. Il Consiglio Parlamentare d’Europa ha condannato la campagna della Russia contro Yukos e contro il suo proprietario come prodotta per ragioni politiche nonché una violazione dei diritti umani.”

Se scaviamo un po’ più a fondo però troviamo un caso piuttosto diverso. Appena sceso dal suo aereo privato in Siberia nell’ottobre 2003 Khodorkovsky è stato arrestato. È stato arrestato, come Wikipedia correttamente afferma, per reati fiscali. Ciò che non dicono è che egli alla tenera età di 40 anni è diventato l’uomo più ricco in Russia tramite circa $ 15 miliardi di acquisizioni fraudolente del patrimonio statale durante l’era fuori legge di Yeltsin. In un’asta gestita dalla sua stessa banca, Khodorkovsky ha pagato $ 309 milioni per Yukos. Nel 2003 la stessa compagnia è stata valutata $ 45 miliardi, e non per l’estro manageriale di Khodorkovsky.

Nel 1998, Khodorkovsky è stato assolto da un processo statunitense in cui era stato accusato di aiutare a riciclare $ 10 miliardi con la sua banca e con la Bank of New York. Aveva amici molto influenti negli Stati Uniti è apparso. L’allora capo della Republic National Bank of New York, Edmund Safra, è stato assassinato alcuni mesi dopo nel suo appartamento di Monaco, stando alle testimonianze, da parte di membri di una certa “mafia russa” che aveva imbrogliato in uno schema di riciclaggio di denaro proveniente dalla droga.

Ma c’è di più. Khodorkovsky ha costruito degli impressionanti legami nell’Occidente. Con i suoi nuovi miliardi effettivamente rubati dal popolo russo, si è fatto alcuni amici potenti. Ha istituito una fondazione sul modello della Open Society del miliardario statunitense George Soros, chiamandola Open Russia Foundation. Ha invitato due potenti occidentali nel suo consiglio – Henry Kissinger e Jacob Lord Rothschild. Poi si è dedicato a stabilire vincoli con alcuni tra i più potenti circoli di Washington dove è stato nominato membro del consiglio consultivo della società di private equity, Carlyle Group di cui ha presenziato incontri del consiglio insieme ad altri consulenti come George H.W. Bush e James Baker III.

Comunque, il vero crimine che ha portato Khodorkovsky dietro le sbarre russe è il fatto che era coinvolto nel tentato colpo di stato appoggiato dagli USA per impadronirsi della presidenza russa nelle pianificate elezioni del 2004 alla Duma. Khodorkovsky stava usando la sua enorme ricchezza per comprare abbastanza seggi nelle future elezioni alla Duma da poter modificare le leggi russe a proposito di proprietà petrolifere sul terreno e di trasposto tramite condutture. Inoltre aveva programmato di sfidare direttamente Putin e diventare presidente della Russia. Come parte del mercanteggiamento che a Putin è valso il tacito appoggio dei cosiddetti oligarchi russi, Putin ha estratto un accordo per il quale viene permesso loro di mantenere i propri patrimoni a patto che ne rimpatrino una parte in Russia e che con la loro ricchezza non interferiscano negli affari domestici della politica russa. La maggior parte degli oligarchi ha accettato, come aveva fatto Khodorkovsky all’epoca. Loro hanno continuato ad essere affermati uomini d’affari russi, Khodorkovsky non più.

Inoltre, all’epoca del suo arresto Khodorkovsky stava negoziando tramite il suo amico di Carlyle George H.W. Bush, padre dell’allora presidente George W. Bush, la vendita del 40% di Yukos a una delle ex compagnie di Condi Rice, Chevron o ExxonMobil in una mossa che avrebbe assestato un duro colpo all’unico patrimonio che era rimasto alla Russia e a Putin per ricostruire la distrutta economia russa: il petrolio e l’esportazione attraverso le condutture di proprietà statale verso l’Occidente in cambio di dollari. Durante la conseguente azione penale russa contro Yukos, è venuto alla luce che Khodorkovsky aveva anche fatto segretamente un contratto con Lord Rothschild di Londra non solo per sostenere la cultura russa tramite la Open Russia Foundation di Khodorkovsky. Nel caso di un suo possibile arreso (Khodorkovsky evidentemente sapeva di esser coinvolto in un gioco ad alto rischio tentando di creare un colpo di stato contro Putin) il 40% delle azioni della sua Yukos sarebbe passato nelle mani di Lord Rothschild.

Le lacrime di coccodrillo di Hillary Clinton e Barack Obama per le violazioni dei diritti umani di Khodorkovsky nascondono un’agenda ben più profonda che non viene ammessa. Washington ha usato la Russia per provare a raggiungere il suo obiettivo di distruggere totalmente l’unica potenza rimasta sulla terra con un potere di attacco militare tale da sfidare la strategia del Pentagono di Full Spectrum Dominance – controllo di tutto il pianeta. Quando osservate in questa luce, le dolci parole “diritti umani” assumono un significato piuttosto diverso.

Traduzione di Roberta Mulas


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