A S.E. Kyle Scott

Signor Ambasciatore,

Lei conosce la lingua serba e questo fatto lo rispetto molto. Ecco le scrivo perché lei capirà bene queste parole. Non ha bisogno di un interprete.
Lei, non lei personalmente, ma Washington, e la sua ancella Bruxelles, siete i maggiori colpevoli per la vittoria di Putin, con il 76% dei voti, ma è ancora peggio per voi il fatto che in Russia le forze conservatrici-patriottiche, le idee sociali e nazionali hanno ottenuto il 95% dei voti, se si considerano i loro programmi e la percentuale di elettori che hanno votato per loro. Questa è la vostra sconfitta assoluta, ma anche la sconfitta di quel 5% di russi che vi ha ingenuamente creduto. È un completo fallimento della politica statunitense nei confronti della Russia e in Russia.

Le sanzioni alla Russia, l’umiliazione di atleti russi, accuse false per le quali voi stessi affermate di non avere prove, violazione del diritto internazionale, aggressioni hitleriane in tutto il mondo, minacce militari al paese russo, hanno convinto i russi che non dovrebbero rispettarvi e quindi non vogliono vivere con voi e come voi.

Lo stesso processo è in corso in Serbia. Non vogliamo più vivere nell’Unione europea, perché L’Ue è il più grande nemico della cultura e della civiltà europea. Vogliamo vivere in Europa. Vogliamo un’Europa di paesi sovrani o l’Europa unita su queste basi, ma poi gli Stati Uniti passerebbero in serie B economicamente, politicamente e militarmente, ed è ciò di cui avete la massima paura, signor Scott, perché non siete capaci di essere amici e alleati, ma volete comandare agli altri e gestire la proprietà e la vita di altre persone. Ecco perché gli Stati Uniti sono il più grande nemico d’Europa.
Le vostre ingiustizie, crudeltà, ipocrisia inquisitoria e menzogne, bombe, l’occupazione della Santa Terra Serba, i crimini degli schipetari contro i serbi che continuate a sostenere, ci hanno condotto a non rispettarvi più. Non vogliamo vivere come voi. Così come i russi, noi serbi non vi rispettiamo più.

Né quelli di noi che vi sostengono.

La vostra arroganza ci unisce sempre di più contro voi e i vostri simpatizzanti in Serbia. Ci sono sempre più persone in Serbia di varie opzioni politiche che sono d’accordo su questo sfondo. Tutti i nostri politici che vi ascoltano ci uniscono contro di loro e contro di voi. Ogni vostro elogio a uno dei nostri politici è un aspetto negativo per lui. La massa di resistenza sta crescendo in Serbia e si sta avvicinando a una fase molto critica che si avvicina a un’esplosione. La CIA ha ragione: c’è sempre una sorta di Karađorđe in Serbia. Potevate essere gentili con noi, e vi avremmo rispettato e amato come una volta. Non abbiamo fatto nulla per provocarvi a rovinare il nostro paese, distruggendo la nostra economia, dicendo che “l’aviazione della NATO ha il compito di bruciare la vita in Serbia!” Quindi non l’esercito, ma la vita. Hitler non ha detto mai una cosa del genere.

Nonostante i nostri politici che mentono a voi ogni giorno, come mentono a noi, vi assicuro, signor Scott, che la voce del popolo della Serbia sarà tra poco uguale alla voce del popolo in Russia. Soprattutto ora che è chiaro che non siete più l’unico modello, né i più forti del mondo. E a pensare che potevate invece, in accordo con la Russia, avere buone intenzioni per essere al vertice almeno nel prossimo centenario.

Ma voi, signor Scott, non avete buone intenzioni e non rispettate nessuno. Dato che io ho buone intenzioni nei vostri confronti e non odio lei, né il popolo americano, voglio dirle in tempo utile che, nonostante lei conosca la nostra lingua, lei non hai imparato nulla sul popolo serbo. Perché se fosse così, lei non si sarebbe comportato nei nostri confronti come sta facendo a Belgrado. Ha offeso la nazione serba molte volte con le sue dichiarazioni. Non lo dimentichiamo. Ha perso la sua autorità personale. Lei può occuparci, ma non ci può domare e sottomettere. Con la forza non può convincerci che dovremmo essere come lei. Personalmente mi sarei ben guardato dall’essere come lei.

Aspettatevi i grandi cambiamenti, Mr. Scott, che il vostro paese non sarà più in grado di controllare. Quindi, è meglio fare in tempo a rimanere amici. Che la gente ami l’America come una volta l’amava. Che l’America non sia come ora la più odiata al mondo addirittura più odiata che al tempo della vostra aggressione contro il Vietnam. Mi riferisco anche alla Serbia. Perché ora la maggior parte dei serbi non le vuole bene, signor Scott. Non odia né lei, né il popolo americano, ma non le vuol bene e disprezza la politica americana. Il disprezzo è peggio dell’odio. Ecco perché presto si svolgeranno le elezioni in Serbia simili a quelle in Russia, e voi americani e Bruxelles ne sarete la causa principale.

E la prego di non insultare più il popolo serbo nel mio paese con le sue arroganti dichiarazioni che violano la Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche. Non va bene neanche per l’America, perché stando con noi avrà imparato che l’arroganza usata nei confronti dei serbi accelera solo il tempo in cui in Serbia si farà la stessa cosa che si è fatta in Russia. E non cercate di separare il popolo serbo dal popolo russo, perché è un lavoro inutile. Lei non lo capisce, ma non è pericoloso per voi tutto ciò che non siete in grado di capire. Nel nostro caso, semplicemente non siete al livello di coscienza del popolo serbo per capire che il denaro e il potere non sono i più grandi valori nella vita umana.

Sig. Kyle, nulla in questa lettera è contro di lei personalmente, ma solo contro la politica degli Stati Uniti in Serbia che lei rappresenta. La prego di trasmettere al suo presidente Donald Trump le mie simpatie personali (non quelle politiche) e il mio personale invito a offrirgli un drink serbo quando verrà in Serbia. Certo, l’invito vale anche per lei.

Cordiali saluti,

Dragan Mraović
Ministro plenipotenziario emerito della Serbia
Scrittore e traduttore letterario

Belgrado, 21 Marzo 2018.


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