La costruzione del potere
Storia delle nazioni dalla prima globalizzazione all’imperialismo statunitense

Vallecchi, 2010

Alternando elaborazioni teoriche e analisi di casi : l’Italia delle Repubbliche marinare, la Spagna delle esplorazioni oceaniche, il Giappone della Rivoluzione Meij; Gullo redige una breve storia della “costruzione” del potere delle nazioni, che intende come risultato di una serie di ponderate manovre economiche e politiche per innalzare, di volta in volta, la “soglia di potere” e accedere al nucleo delle potenze egemoniche. Possesso di tecnologie, industrializzazione, controllo delle risorse, ma soprattutto l’“insubordinazione fondante”, che identifica con il gesto di insurrezione delle ex-colonie contro il potere subordinante della madrepatria, sono alla base di questo processo. L’intento dichiarato è una rinnovata comprensione dello scenario odierno, con nuove ipotesi per l’emancipazione degli Stati latinoamericani ancora alla periferia del sistema. Gullo scrive dalla periferia e alla periferia si rivolge per invitarla a uscire dalla subordinazione: questo sguardo decentrato costituisce il tratto distintivo delle categorie analitiche e concettuali che l’autore elabora ed è l’elemento di grande originalità di questo saggio nello studio delle relazioni internazionali.

L’autore: Marcelo Gullo è nato in Argentina nel 1963. Dal 1981 è attivo oppositore politico della dittatura militare e nel 1983 contribuisce a fondare il Centro de Estudios para la Política Exterior Argentina (CEPEA). Docente presso le più prestigiose università del Sudamerica, insegna attualmente alla Universidad de Lanús (Buenos Aires). Le sue pubblicazioni sono numerosissime. Nel 2008 il suo libro La Insubordinacíon Fundante ha ottenuto il Premio Oesterheld come miglior libro dell’anno.

La traduttrice: Anna Boccuti, dottore di ricerca in Studi Americani e ricercatrice di Lingua e Letterature Ispanoamericane presso l’Università degli Studi di Torino. Ha compiuto varie incursioni nell’ambito della traduzione, di cui si è occupata sia sul piano della riflessione teorica, sia su quello della prassi traduttiva, che ha affrontato anche in qualità di docente a contratto presso l’Università Roma Tre.

Il curatore: Claudio Ongaro Haelterman, Professore di Estetica Contemporanea e Filosofia Latino-Americana presso l’ Università Nazionale di Buenos Aires e Istituto Universitario Nazionale dell’Arte Argentina; Assessore accademico dell’Unità Nazionale di Progetti speciali di Cultura del Ministero degli Affari Esteri dell’Argentina, membro della Fondazione Internazionale Leopoldo Marechal, membro Associazione italiana Studi ibero-americani.


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