Geticus, La Dacia iperborea, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 1984

Vasile Lovinescu (Geticus), La Colonna Traiana, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 1995

Nel primo di questi testi, originariamente pubblicato sotto lo pseudonimo di Geticus, Vasile Lovinescu (1905-1984) intende dimostrare che l’antica Dacia fu, per un certo periodo, un centro iperboreo: migrando dall’originaria sede settentrionale verso il sud, gl’Iperborei si sarebbero insediati nel territorio compreso tra il Danubio e i Carpazi. Al fine di suffragare un tale assunto, l’Autore passa in rassegna un vasto materiale documentario, spaziando dal folclore alla geografia sacra, alla numismatica, alle fonti letterarie greche e latine, alla storia dei principati romeni. Tutto ciò sembrerebbe avvalorare la tesi secondo cui la tradizione dacica sarebbe sopravvissuta fino a tempi relativamente recenti, almeno finché la protezione esercitata dall’Impero Ottomano su Valacchia e Moldavia riuscì a impedire che le correnti di pensiero dell’Occidente modificassero il clima spirituale di quelle regioni.

La Colonna Traiana sviluppa invece il tema della funzione imperiale, nella quale trovano la loro sintesi l’autorità spirituale e il potere temporale, e si conclude con un capitolo sul simbolismo ghibellino della Divina Commedia. In particolare, l’Autore sottopone ad analisi il rapporto antagonistico che oppose il “messianismo” imperiale e quello cristiano, arrivando a formulare questo interrogativo cruciale: non era possibile un rinvigorimento della tradizione romana, che ebbe in Virgilio il suo più qualificato portavoce, o era invece inevitabile adottare una rivelazione che, partendo da un ambiente semitico, si sarebbe successivamente estesa a gran parte dell’umanità?

Per un inquadramento di questi due saggi nell’opera di Vasile Lovinescu e nella stagione del tradizionalismo romeno, rimandiamo allo studio di Claudio Mutti intitolato Eliade, Vâlsan, Geticus e gli altri, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 1999.


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Claudio Mutti, antichista di formazione, ha svolto attività didattica e di ricerca presso lo Studio di Filologia Ugrofinnica dell’Università di Bologna. Successivamente ha insegnato latino e greco nei licei. Ha pubblicato qualche centinaio di articoli in italiano e in altre lingue. Nel 1978 ha fondato le Edizioni all'insegna del Veltro, che hanno in catalogo oltre un centinaio di titoli. Dirige il trimestrale “Eurasia. Rivista di studi geopolitici”. Tra i suoi libri più recenti: A oriente di Roma e di Berlino (2003), Imperium. Epifanie dell’idea di impero (2005), L’unità dell’Eurasia (2008), Gentes. Popoli, territori, miti (2010), Esploratori del continente (2011), A domanda risponde (2013), Democrazia e talassocrazia (2014), Saturnia regna (2015).