Fonte: Alter Info l’Information Alternative Al Manar

Prima di tornare in patria, il comandante della Forza Temporanea dell’ONU in Libano (UNIFIL) ha criticato l’entità sionista accusandola di violare le risoluzioni delle Nazioni Unite e di umiliare i Libanesi.

Parlando dai microfoni della radio militare sionista, Claudio Graziano ha detto che “i voli dei caccia israeliani nello spazio areo libanese compromettono la credibilità della UNIFIL, poiché sono un’umiliazione inflitta ai Libanesi”.

Il generale italiano ha insistito: “Anche se l’esercito israeliano ritiene che questi voli rappresentino una fase necessaria per impedire il traffico d’armi ed abbiano lo scopo di raccogliere informazioni, essi costituiscono una violazione della sovranità dello Stato, anzi, un’umiliazione per il Libano”.

Graziano ha negato le asserzioni sioniste relative a Hezbollah ed ha dichiarato che “negli anni precedenti non c’è stato contrabbando d’armi verso il sud” del Libano. Egli ha parimenti sottolineato che “in questi ultimi anni non vi sono stati nemmeno degli scontri fra le forze temporanee e i militanti di Hezbollah”.

Il generale ha esortato l’entità sionista a ritirarsi dalla parte settentrionale del villaggio di Ghajar, accusandola di “violare le risoluzioni delle Nazioni Unite rifiutando l’accordo che queste ultime hanno patrocinato con il governo libanese”.

Graziano dovrà terminare il proprio mandato il 28 gennaio, data in cui verrà sostituito dal generale spagnolo Alberto Asarta Cuevas. Smentendo più volte le accuse sioniste su un traffico d’armi di Hezbollah, Graziano ha attirato su di sé i fulmini dei responsabili sionisti, i quali hanno fatto di tutto per impedire che egli restasse alla testa della UNIFIL. Le accuse sioniste non sono mai state sorrette da alcuna prova.


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