Fonte: Global Research

Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha denunciato, questo Sabato, i piani degli Stati Uniti per attaccare il suo paese e rovesciare il suo governo. Nel corso di una cerimonia per celebrare il 227.mo compleanno dell’eroe dell’indipendenza, Simon Bolivar, Chavez ha letto un memorandum segreto che era stato inviato da una fonte anonima all’interno degli Stati Uniti.

Come ho detto nella mia prime tre lettere, resta l’idea di provocare un conflitto sul confine occidentale“, leggeva Chavez dalla missiva segreta. “Gli ultimi avvenimenti confermano tutto, o quasi tutto, ciò di cui si è discusso qui, nonché le altre informazioni che ho ottenuto dall’alto“, la lettera continuava. “La fase di preparazione della comunità internazionale, con l’aiuto della Colombia, è in piena esecuzione“, manifestava il testo, facendo riferimento all’ultima sessione di Giovedì, dell’organizzazione degli Stati Americani (OAS), durante il quale il governo della Colombia ha accusato il Venezuela di ospitare “terroristi” e ” campi di addestramento per terroristi” e ha dato al governo di Chavez un “ultimatum di 30 giorni“, per consentire un intervento internazionale.

La lettera continua con maggiori dettagli, “Ti ho detto prima, che gli eventi non inizieranno prima del 26, ma per qualche ragione, hanno spostato in avanti diverse azioni che dovevano essere eseguite più tardi“. “Negli Stati Uniti, la fase di esecuzione è in accelerazione, assieme a una forza di affermazione, come la chiamano loro, verso la Costa Rica con il pretesto di combattere il traffico di droga“. Il 1° luglio, il governo Costaricano ha autorizzato 46 navi da guerra statunitensi e 7.000 marines, a entrare nel suo territorio, terrestre e marittimo. Il vero obiettivo di questa mobilitazione militare, diceva la lettera, è quello di sostenere “operazioni militari” contro il Venezuela.

ASSASSINIO E rovesciaMENTO

C’è un accordo tra la Colombia e gli Stati Uniti con due obiettivi: uno è Mauricio e l’altro è il rovesciamento del governo“, ha rivelato il documento. Presidente Chávez ha spiegato che “Mauricio” è un pseudonimo utilizzato in queste comunicazioni. “L’operazione militare che sta per accadere“, ha avvertito il testo, “e quello che si svolgerà dal nord, ma non direttamente su Caracas“. “Sono a caccia di ‘Mauricio’, nei dintorni di Caracas, questo è molto importante, ripeto, questo è molto importante“.

Il Presidente Chavez ha rivelato di aver ricevuto lettere simili dalla stessa fonte, che lo avvertivano di minacce pericolose. Ne ha ricevuto una, poco prima della cattura di più di 100 paramilitari colombiani, nella periferia di Caracas, che facevano parte di un piano di assassinio contro il capo dello Stato venezuelano; e un’altra nel 2002, pochi giorni prima del colpo di stato che, per breve tempo, lo depose dal potere. “La lettera avvertiva sui cecchini e sul colpo di stato”, ha spiegato Chavez, “e aveva ragione, l’informazione era vera, ma non siamo riusciti ad agire per impedirlo“.

L’Espansione militare degli Stati Uniti

Questa informazione segue la decisione, dello scorso Giovedì, di rompere le relazioni tra Colombia e Venezuela, presa dal presidente Chavez dopo lo “spettacolo” della Colombia all’OSA. “Uribe è capace di tutto“, aveva avvertito Chavez, annunciando che il paese era in massima allerta e le frontiere erano state rinforzate.

Lo scorso ottobre, la Colombia e gli Stati Uniti hanno firmato un accordo militare, che consente agli Stati Uniti di occupare sette basi colombiane e di utilizzare tutto il territorio colombiano necessario per completare le missioni. Una delle basi dell’accordo, Palanquero, è stato citata, nel maggio 2009, dai documenti dell’US Air Force, come necessaria per effettuare “operazioni militari a spettro intero” in Sud America, e combattere la minaccia dei “governi anti-USA” nella regione. Palanquero è stata anche segnalata come cruciale per la Strategia di Mobilità Globale del Pentagono, come sottolineato nel February 2009 White Paper: Air Mobility Command Global En Route Strategy, “L’USSOUTHCOM ha individuato Palanquero, Colombia (German Olano Airfield SKPQ), come una postazione di sicurezza cooperativa (CSL). Da questa posizione, quasi la metà del continente può essere coperto da un C-17 senza rifornimento“.

Il bilancio 2010 del Pentagono include 46 milioni dollari richiesti per migliorare gli impianti a Palanquero, al fine di sostenere la “ strategia di teatro” del Comando Operativo, e di “prevedere una opportunità unica per le operazioni a spettro completo in una sub-regione critica del nostro emisfero, dove la sicurezza e la stabilità sono sotto la costante minaccia delle insurrezioni terroristiche narco-finanziate, dei governi anti-Usa, della povertà endemica e delle ricorrenti calamità naturali“. Il documento del maggio 2009 dell’Air Force ha, inoltre, aggiunto che Palanquero sarebbe utilizzata per “aumentare la nostra capacità di condurre operazioni d’intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), migliorarne la portata globale … ed espandere la capacità di intervento bellico“.

Nel febbraio del 2010 l’US National Directorate of Intelligence (NDI) classificava il Venezuela come “Leader anti-USA” nella regione, nella sua valutazione annuale delle minacce. Gli Stati Uniti controllano, inoltre, che le sedi operative avanzate (piccole basi militari), Aruba e Curazao, a pochi chilometri al largo della costa venezuelana. Negli ultimi mesi, il governo venezuelano ha denunciato incursioni non autorizzate di aerei, drone ed altri velivoli militari, sul territorio venezuelano, provenienti dalle basi americane.

Queste ultimi rivelazioni evidenziano che un grave, ingiustificato conflitto contro il Venezuela sta rapidamente fermentando, un paese con una democrazia vibrante e con le maggiori riserve di petrolio del mondo.

26 luglio 2010

Traduzione di Alessandro Lattanzio
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