Ieri, 24 ottobre, il settimanale patinato francese “Paris Match” ha rivelato e pubblicato quello che si presume essere l’ultimo messaggio del colonnello Mu’ammar Gheddafi, Guida della Giamahiriya Libica, a Silvio Berlusconi e – per suo tramite – all’intero popolo italiano.

Il messaggio, secondo quanto riportato da “Paris Match” e confermato dal diretto interessato alla stampa italiana, fu portato nel nostro paese da Alessandro Londero. Presidente e amministratore dell’agenzia Hostessweb, dopo aver fornito le partecipanti ad alcune conferenze a porte chiuse tenute dal colonnello Gheddafi in Italia, Londero ha continuato a frequentare la Libia e la sua Guida. Assieme alla moglie Yvonne Di Vito e ad altre persone che avevano potuto conoscere Mu’ammar Gheddafi in quegli incontri (tra cui l’attrice Clio Evans, la cui testimonianza è stata raccolta in esclusiva dal nostro sito alcune settimane fa), Londero ha animato alcune iniziative a favore della Libia e contro la campagna bellica avviata dalla risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Riportiamo di seguito la traduzione integrale della lettera del colonnello Gheddafi al presidente Berlusconi e all’Italia. Questa lettera, a quanto è dato sapere, non solo è stata mantenuta segreta dal Governo italiano, ma non ha avuto seguito in nessuna iniziativa italiana di mediazione o negoziazione per fermare la guerra. La traduzione è realizzata dalla versione francese pubblicata da “Paris Match”. (Daniele Scalea)

 

Caro Silvio,

ti faccio pervenire questa lettera per il tramite di tuoi concittadini, venuti in Libia per portarci il loro sostegno in un momento così difficile per il popolo della Grande Giamahiriya.
Sono rimasto sorpreso dall’atteggiamento d’un amico con cui avevo già siglato un trattato d’amicizia favorevole ai rispettivi popoli. Avrei sperato, da parte tua, che almeno t’interessassi ai fatti e tentassi una mediazione, prima di dare il tuo sostegno a questa guerra.
Non ti biasimo per ciò di cui non sei responsabile, perché so bene che non eri favorevole a quest’azione nefasta, che non fa onore né a te né al popolo italiano.
Ma credo che tu abbia ancora la possibilità di fare marcia indietro e di far prevalere l’interesse dei nostri due popoli.
Stai certo che io ed il mio popolo siamo disposti a voltare e dimenticare questa pagina nera nelle relazioni privilegiate che legano il popolo libico e il popolo italiano.
Ferma i bombardamenti che uccidono i nostri fratelli libici ed i nostri figli. Parla con i tuoi amici ed alleati affinché cessi quest’aggressione contro il mio paese.

Spero che Dio onnipotente ti guidi sul cammino della giustizia.

Altri articoli sulla morte del colonnello M. Gheddafi:

Il prossimo Nobel per la pace (Daniele Scalea)
Il “prezzo del sangue”: perché Gheddafi è stato ucciso (ma la guerra non finirà lo stesso) (Matteo Finotto)
Brevi considerazioni dopo la morte di Muammar Gheddafi (Costanzo Preve)
Il linciaggio di Muammar Gheddafi (Thierry Meyssan)

Per approfondire (dalla rivista “Eurasia”):

Geopolitica dell’energia: l’Italia nello scacchiere euro-mediterraneo (Dario Giardi)
La politica estera italiana nel Vicino Oriente (Pietro Longo)
La nostra Africa (Fabio Mini)
Il ruolo della Libia nel Nordafrica e nel Mediterraneo (Claudio Mutti)
L’Africa nella politica estera italiana (Daniele Scalea)
L’Italia tra l’Europa e il Mediterraneo (Daniele Scalea)
Dal “Mare Nostrum” al “Gallinarium Americanum”. Basi USA in Europa, Mediterraneo e Vicino Oriente (Alberto B. Mariantoni)
L’Europa e l’area euro-mediterranea (Costanzo Preve )

 


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