Due giorni fa, la stampa ha sorpreso gli argentini con una pubblicazione nella quale si annunciava che l’Inghilterra ha deciso unilateralmente e precipitosamente di rafforzare la sua forza aerea nella base militare illegalmente occupata dal Regno Unito nell’arcipelago delle Malvine con l’incorporazione di quattro aeronavi da combattimento di ultima generazione, violando in questo modo gli accordi suggellati tra l’Argentina e l’Inghilterra, pubblicamente conosciuti come il “Trattato di Madrid”. Di fronte alla gravità di questi fatti, si è appena assistito a una “tipica” protesta formale rilasciata dalla Cancelleria Argentina. Per tale motivo, un gruppo di ricercatori di Córdoba ha deciso spedire un documento a tutti i legislatori affinché non solo si respinga l’operato della potenza occupante, ma anche perché si sveli all’opinione pubblica il summenzionato accordo. L’America del Sud sta vivendo un rafforzamento delle basi militari in Colombia da parte degli Stati Uniti e dopo il suo rifiuto di presentare il documento stilato da quest’ultimo nella riunione dei Ministri della Difesa dell’UNASUR dove, sembra, che il paese sudamericano non ha nemmeno firmato un’intesa nella quale risulti che non condurrà operazioni belliche oltre la propria frontiera, il che dimostra la pericolosità di queste basi. A ciò dobbiamo aggiungere questa nuova avanzata da parte del paese invasore nei nostri territori. Per questo motivo, di fronte al silenzio degli organi pubblici di sicurezza e difesa della nazione e dei rappresentanti eletti dal popolo, il Centro Studi strategici Sudamericani (CEES) Cba, aderisce e appoggia il documento inviato a tutti i Deputati e Senatori perché si trasmetta a richiesta del Gruppo di Studi Strategici Argentini (GEEA) di Córdoba.

Dott. Carlos Pereyra Mele

MESSAGGIO INVIATO

Córdoba, 23 settembre 2009

Sig.ri rappresentanti della nazione argentina:

Questa lettera giunge tramite posta elettronica prioritaria a tutti i Deputati e i Senatori della nazione. Chi redige la presente è Hugo Rodríguez, cittadino argentino, Carta d’Identità 33.270.037, membro dell’Associazione Belgrano e direttore del Gruppo di Studi Strategici Argentini.

Mediante la presente, vi si comunica che il Regno Unito ha inviato quattro navi aeree da guerra nelle isole Malvine. Questa notizia si trova a disposizione ed è stata diffusa dal giornale inglese “The Sun” (1).

L’Argentina ha firmato il 15 febbraio 1990 a Madrid (Spagna) il noto “Trattato di Madrid”, incostituzionale, poiché non è stato approvato dalla nostra Camera, vale a dire, dall’istituzione che Voi rappresentate. Questo “Trattato” internazionale che ha consegnato la nostra sovranità territoriale al Regno Unito e del quale Vi spediamo copia (si veda archivio allegato N°3), indica:

Allegato I: Sistema Transitorio d’Informazione e di Consultazione Reciproca;

III – Informazione Reciproca sui Movimenti Militari;

I – Le parti forniranno reciprocamente, per via diplomatica e con un preavviso minimo di 25 giorni, informazioni per iscritto riguardo a:

A – Movimenti di forze navali composte di quattro o più navi;

B – Movimenti di forze aeree composte di quattro o più aerei;

Questo Accordo, tuttora vigente, esprime l’obbligo di fornire informazione sui movimenti di quattro o più aerei nella zona contesa con 25 giorni di preavviso. Questa comunicazione non è avvenuta in rapporto a quanto annunciato ieri dal giornale britannico; difatti la prima fonte d’informazione è il quotidiano “The Sun”. Nell’agenzia di notizie TELAM, in quella data, si argomenta che la cancelleria è a conoscenza della situazione e cita: “Fonti ufficiali della Cancelleria argentina sono state informate dell’invio di aerei della Forza Aerea britannica nelle Isole Malvine, hanno deplorato “il nuovo spiegamento britannico”, e hanno aggiunto che questa scelta “è contraria alla Risoluzione 31/49 dell’Assemblea Generale dell’ONU che sollecita le due parti contendenti, riguardo alla sovranità della “Questione delle Isole Malvine”, ad astenersi nell’adottare modifiche unilaterali su tale circostanza”.

Il comportamento del Regno Unito, oltre a essere una grave provocazione nei confronti della Sovranità del popolo argentino e meritare una protesta formale dell’Argentina agli Organismi Internazionali pertinenti, rappresenta un grave inadempimento dell’Accordo firmato con il nostro paese il 15 febbraio 1990.

Per quanto sopra descritto e nell’augurarci di essere stato sufficientemente chiari, vi chiediamo, in quanto nostri rappresentanti, denunciare e abrogare il “Trattato” di Madrid per inadempimento delle disposizioni firmate da parte del Regno Unito.

Persino se prendessimo in considerazione il fatto che il “Trattato” di Madrid sia realmente un Trattato in tutti i suoi aspetti, l’abrogazione è pienamente applicabile perché così lo sancisce la CONVENZIONE DI VIENNA del 1969 nel suo articolo 1° (ratificata dall’Argentina). In seguito si trascrive questo punto:

Convenzione di Vienna del 23 maggio 1969 sui Diritti dei Trattati (2)

60. Fine di un trattato o sospensione della sua applicazione come conseguenza della sua violazione.

1.La violazione grave di un trattato bilaterale da una delle parti autorizzerà l’altra di addurre la violazione come causa per dare per concluso il trattato o per sospendere la sua applicazione totalmente o parzialmente.

L’Argentina possiede le prove sufficienti per denunciare e abrogare l’Accordo-Trattato di Madrid per grave inadempimento dello stesso da parte del Regno Unito. È in grado di dichiararlo incostituzionale per il fatto di essere un Accordo con carattere di Trattato Internazionale e per non essere stato approvato dalla stessa Camera. Questa disposizione è presente nell’articolo 75, comma 22 della nostra Costituzione. In difetto, è prevista l’applicazione delle disposizioni della Convenzione di Vienna. Per le ragioni suesposte, vi suggeriamo denunciarlo e abrogarlo.

I giorni 27 e 28 agosto 2009 abbiamo fatto pervenire presso i vostri uffici una lettera informativa concernente il conflitto per la sovranità dei 350 migli nautici della Zona Economica Esclusiva. In quella lettera accenniamo che uno dei ragionamenti che utilizza il Regno Unito per esercitare la sua sovranità è il “Trattato di Madrid”, il quale vi abbiamo suggerito di considerare la sua abrogazione. Rileviamo con la presente l’importanza di procedere con la revoca del “Trattato” di Madrid, del Trattato di Londra, di non ammettere che la Costituzione Europea incorpori (come sta già facendo) il nostro territorio come territorio Europeo di Oltremare e chiedere formalmente alla Cancelleria argentina rendere pubblico questo testo completo della presentazione Argentina di fronte a CONVEMAR-ONU.

In altre parole, sebbene sia necessario compiere un reclamo formale nei confronti del Regno Unito e di fronte agli Organismi Internazionali pertinenti per il gesto di aver inviato 4 aerei da guerra nelle Malvine, non è sufficiente. L’Argentina deve dichiarare nullo il “Trattato” di Madrid per ben due motivi, il primo è per l’inadempimento nel quale è incorso il Regno Unito nel momento in cui non ci ha informato dell’invio delle navi con 25 giorni di preavviso. Il secondo è perché il suddetto “Trattato” Internazionale ha la facciata di un Accordo e non è stato (come lo richiede la nostra costituzione – art.75) approvato dalla Camera.

Conducendo a termine la presente lettera, citiamo la prima disposizione transitoria della Costituzione Nazionale:

“La Nazione Argentina ratifica la sua legittima e imprescrittibile sovranità nei confronti delle Isole Malvine, George del Sud e Sandwich del Sud e gli spazi marittimi e insulari correlati, giacché formano parte integrante del territorio nazionale.

Il recupero di detti territori e il pieno esercizio della sovranità, rispettando il modo di vita dei suoi abitanti e conforme ai principi del diritto internazionale, costituisce un obiettivo permanente e irrinunciabile del popolo argentino.”

Restiamo a vostra disposizione e nell’attesa di una pronta risposta, Vi salutiamo attentamente.

Dott. Hugo Rodríguez
Direttore del Gruppo di Studi Strategici Argentini (GEEA)
Associazione degli Intellettuali Nazionali Manuel Belgrano
hugo.rodriguez@asociacionbelgrano.org

(1)La notizia si trova nel seguente link; http://thesun.co.uk/sol/homepage/news/campaigns/our_boys/article2648901.ece
(2)Trattato di Vienna del 1969. Una copia dello stesso è disponibile in http://www.cajpe.org.pe/rij/bases/Sinternacioanl/convencionviena.htm, pagina della Commissione Andina dei Giuristi.


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