Fonte: “Megachip” (originale: “Prison Planet”)

 

Durante i 60 minuti di intervista con la CBS News l’altra sera, Barack Obama ha ammesso che i servizi segreti americani confidavano solo al 55% che Bin Laden fosse nel compound dove si è svolto il raid di domenica scorsa, temendo che l’occupante potesse essere in realtà un “principe di Dubai”, uno scetticismo condiviso fra i residenti di Abbottabad, uno dei quali ha detto alla BBC che l’uomo che si vedeva mentre guardava la televisione nei nastri diffusi sabato dalla Casa Bianca era in effetti il suo vicino di casa, non Bin Laden. 

I commenti rilevanti si sentono dopo dieci minuti di filmato.

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«Ovviamente, stiamo entrando in un territorio sovrano di un altro paese, atterrando con degli elicotteri e conducendo un’operazione militare. Se allora se salta fuori che c’è un ricco principe di Dubai in quel compound, e che ci sono coinvolte le Forze Speciali – noi abbiamo dei problemi ha dichiarato Obama, all’intervistatore di “60 Minutes” Steve Kroft.

«Alla fine della giornata c’era ancora il 55% di probabilità. Voglio dire, non potevamo dire con certezza che Bin Laden fosse lì. Se non fosse stato lì allora ci sarebbero state significative ripercussioni» ha aggiunto il Presidente.

L‘enorme incertezza della Casa Bianca sul fatto che Bin Laden fosse realmente nel compound e che le forze statunitensi non stessero effettuando un raid ad un “principe di Dubai” qualsiasi, è interessante dato il fatto che la gran maggioranza dei vicini che abitavano intorno alla casa di Abbottabad rimangono convinti che sia gli uomini che vivevano lì sia l’individuo mostrato in televisione nel nastro rilasciato sabato dagli ufficiali USA non fosse Bin Laden.

In un servizio di BBC News, Orla Guerin ha intervistato decine di persone che erano fermamente convinte che Bin Laden non vivesse nel compound, nessuno di loro che testimoni di averlo mai potuto vedere o che dica di aver sentito voci della sua presenza nel luogo nel quale Obama ha sostenuto che egli vivesse negli ultimi cinque anni.»

«È tutta una montatura, non è successo niente» ha detto un giornalaio che lavora in città da 50 anni.

Un altro residente della zona ha detto alla Guerin che l’uomo visto nel filmato di Osama mentre presumibilmente girava fra i vari canali televisivi, è effettivamente il suo vicino di casa, non Bin Laden.

 

“Il suo nome è Akhbar Han, è il proprietario della casa che dicono essere di Osama, lo conosco molto bene” ha sostenuto l’uomo.

Dopo aver parlato a «più di 50 persone al mercato», la Guerin ne ha trovata solo una che credesse che l’uomo che guardava la TV fosse Bin Laden.

Come abbiamo già documentato, mentre la faccia dell’uomo che guarda la televisione si vede a mala pena, gli altri video rilasciati dalla Casa Bianca mostrano un Bin Laden che appare assai più giovane e in salute di quanto lo fosse nel 2001. Tutto negli altri video sembra più o meno identico al filmato diffuso nel 2007 da un’agenzia civetta del Pentagono, SITE.

Un altro servizio di CCTV News ha messo in luce delle interviste con residenti di Abbottabad che giuravano che “Osama non è mai stato qui” e che era stata inventata una favola per consentire agli Stati Uniti di isolare geopoliticamente il Pakistan.

«Ho vissuto qui tutta la vita, non ho mai visto Osama andare e venire, noi siamo una comunità molto affiatata, avremmo dovuto vederlo almeno una volta, ma non è mai successo” ha detto un altro.

Neanche i membri dell’unità anti-terrorismo pachistana hanno potuto confermare la presenza di Bin Laden, secondo il servizio, che ha rilevato come il consenso intorno al fatto che l’operazione sia stata una “bufala” sia prevalente.

La settimana scorsa, un altro cittadino di Abbottabad che vive a 5 minuti dal presunto compound di Bin Laden ed è anche proprietario di una casa proprio lì a fianco ha detto di non aver mai visto alcun segno della presenza di Bin Laden nella casa, aggiungendo che quell’area è strettamente controllata in quanto contigua a un impianto militare pakistano, e che tutti i nuovi residenti hanno dovuto mostrare i loro documenti d’identità prima di poter entrare in quella zona.
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Fonte: http://www.infowars.com/obama-we-could-not-say-definitively-that-bin-laden-was-there/

Traduzione per Megachip a cura di Cipriano Tulli.


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