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VII – La nuova Asia

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Le divergenze che in passato opponevano tra loro le grandi nazioni eurasiatiche (Cina e India, Russia e Cina) sembrano oggi superate dagli importanti accordi economici, dalle esercitazioni militari congiunte e dalle manifestazioni di amicizia negl’incontri al vertice. In questo nuovo contesto le classi dirigenti di Mosca, Pechino e Delhi sembrano condividere una visione eurasiatica che va sempre più articolandosi nello spazio continentale.

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Descrizione

EURASIATISMO

Costantino V, chiamato dalle fonti iconodule in maniera sprezzante “Copronimo”, introdusse l’iconoclastia religiosa. Perciò alla sua morte i successori decretarono una sorta di damnatio memoriae. Il periodo iconoclasta è sicuramente uno dei più fecondi per quanto riguarda la produzione di leggi e di riforme amministrative.

L’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale richiede coercizione e forza, precedute dalla sovversione di determinati Paesi (soprattutto quelli che dispongono di risorse minerarie o petrolifere o di grandi mercati), una sovversione che, per la scala in cui viene eseguita, non ha precedenti nella storia.

Per avere un senso, l’Asse Parigi-Berlino-Mosca deve soprattutto avere un’anima, una visione geopolitica e meta politica che restituisca ai popoli rispettivi la coscienza della loro missione storica e li induca a rivendicare il diritto di vivere.

I contatti fra Induismo e Islam, che devono esser fatti risalire all’inizio del loro incontro storico, costituiscono uno degli eventi più significativi nell’ambito degli aspetti superiori delle dottrine metafisiche. Questo studio prende in esame i rapporti intellettuali fra la tradizione indù e quella islamica, svoltisi nel corso di quasi quattordici secoli.

DOSSARIO: CINA

La Mongolia è un perno territoriale importante per la posizione geografica e strategica. Circondata da due potenti vicini, si trova esposta a cambiamenti di alleanze e di rapporti di forza che ne condizionano l’equilibrio. La liberalizzazione ha contribuito all’entrata in scena di un terzo potere, quello nordamericano, che coi suoi interventi svolge una funzione antirussa ed anticinese.

L’intesa russo-cinese ha tutte le caratteristiche di una vera e propria alleanza di lunga durata: essa apporta alla Russia i capitali cinesi che le sono necessari, mentre Pechino trova a Mosca le materie prime e le tecnologie militari di cui ha bisogno per garantire la propria sovranità. Di riflesso, anche il Patto di Shanghai si è rafforzato.

Dopo lo sfacelo sovietico, le neonate repubbliche di Russia, Kazakhstan, Kirghizistan e Tagikistan decisero di proseguire il dialogo che l’URSS aveva avviato con la Cina al fine di risolvere una volta per tutte le annose dispute confinarie. Nacque così nel 1996 il gruppo dei “Cinque di Shanghai”, che nel 2001 diventò la “Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai”.

Dato il suo nuovo statuto di potenza emergente nella regione Asia-Pacifico, la Cina ha dovuto ridefinire il ruolo dell’Armata di Liberazione Popolare, il cui nome ricorda le gesta rivoluzionarie che ridiedero alla nazione la sua indipendenza dopo un secolo di intrusioni britanniche, giapponesi e statunitensi.

DOSSARIO: INDIA

Versione italiana di un brano degli Indiká, un opuscolo di Arriano (II sec. d. C.) che rievoca una fase particolare della spedizione di Alessandro in Asia: il viaggio della flotta greca dalle foci dell’Indo al Golfo Persico.

L’India è una delle più importanti potenze nucleari: il 3% del suo nucleare è impiegato nella produzione di elettricità, quindici reattori sono connessi alla rete ed altri otto sono in costruzione. Ciò che più ha influito nell’impegno indiano a divenire una potenza militare e nucleare è stata la costante conflittualità col Pakistan e la vicinanza della Cina.

Viene qui tradotto per la prima volta in italiano il testo di una conferenza che il grande storico delle religioni tenne a Radio Bucarest il 19 aprile 1933.

Il 10 maggio 1942 l’esercito italiano costituì il Raggruppamento Centri Militari, il cui compito era di organizzare tutti quei volontari, per la maggior parte arabi ed ex prigionieri indiani, che avevano scelto di essere impiegati contro gli Alleati, in particolare contro gl’Inglesi e i Francesi, a sostegno della causa della libertà e dell’indipendenza dei loro Paesi.

Non è possibile scrivere su questo grande intellettuale indiano, che apparteneva alla tradizione militante dell’induismo, senza esaminare l’influenza politica da lui esercitata, poiché si trattò davvero di una parte molto importante della sua attività.

L’espressione “triangolo strategico” fu coniata negli anni ’90 dall’allora primo ministro russo Evgenij Primakov, con riferimento all’alleanza che Russia, Cina ed India avrebbero dovuto stringere per controbilanciare lo strapotere mondiale degli Stati Uniti d’America, usciti vincitori dalla Guerra Fredda. 

INTERVISTE

Aleksandr Prokhanov è un romanziere e uomo politico russo, capo redattore di “Zavtra”

Sergio Romano è un ex-diplomatico, autore di studi storici.

Natalino Madeddu è generale di brigata, comandante dell’Italian Joint Task Force in Iraq. 

POSTILLE

L’effimera vicenda della nuova sinistra italiana: dall’ennesima scissione del Partito Socialista Italiano, nel 1964, da cui si staccò la corrente di sinistra guidata da Tullio Vecchietti, che costituì il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, alla nascita di Democrazia Proletaria nel 1975, fino all’autoscioglimento di questo partito nel 1991.
In Europa, la denominazione di “Stato d’Israele” è di uso corrente nelle relazioni diplomatiche, nel giornalismo ecc., mentre “entità sionista”, piuttosto frequente nel mondo arabo, è pressoché inutilizzata, non essendo adottata nemmeno da molte realtà filo palestinesi. Si rende perciò necessaria una messa a punto  per dimostrare che l’uso di “entità sionista” non muove da un pregiudizio, bensì da un’opinione meditata sul fenomeno sionista. 
Lunga lettera al Direttore di un ex dirigente nazionale del Partito Socialista Italiano, che intende illustrare il ruolo svolto dal PSI nell’ambito delle strutture ideologiche, politiche e culturali che nell’era della Guerra Fredda facevano riferimento all’Unione Sovietica ed al Campo delle democrazie popolari.

DOCUMENTI E RECENSIONI

Nikolaj Sergeevič Trubeckoj, L’eredità di Gengis Khan (Francesco Boco)

Manfredi Martelli, L’India e il fascismo (Stefano Fabei)

Tre libri di Gianfranco La Grassa (Costanzo Preve)

Claudio Moffa (a cura di), Enrico Mattei,contro l’arrembaggio al petrolio (Federico Roberti)

Discorso del presidente venezuelano Hugo Chávez all’Assemblea generale dell’ONU

Gente con le mani sporche di sangue di Mahatir Mohamad, ex primo ministro della Malesia

Lettera del Presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad a George Bush

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