Il Forum annuale di Pechino 2015 sui diritti umani si è tenuto nella capitale cinese dal 16 al 18 settembre presso l’Hotel Capital. Sono intervenuti oltre 100 funzionari ed esperti provenienti da circa 30 paesi e regioni.
Nel messaggio inaugurale inviato al Forum, il Presidente Xi Jinping ha rilevato come il Partito comunista e il Governo cinese abbiano sempre onorato e protetto i diritti umani: la Cina ha applicato i principi universali tenendo conto delle circostanze particolari del proprio paese; parallelamente alla promulgazione di leggi intese a tutelare i diritti umani, essa ha promosso lo sviluppo economico e sociale per migliorare la vita delle persone.
Il presidente cinese ha poi concluso la sua lettera con un invito ad intensificare gli scambi internazionali e la cooperazione in materia di diritti umani; al termine dei lavori Xi Jinping ha nuovamente inviato un messaggio di ringraziamento per i contributi ricevuti specialmente dalle delegazioni straniere, dichiarandosi molto soddisfatto per i risultati raggiunti durante il Forum.
L’evento annuale, che si è tenuto per la prima volta nel 2008, è diventato così una piattaforma fondamentale per gli scambi di opinione sui diritti umani tra i diversi paesi, etnie e culture.
Liu Qibao, Ministro del Dipartimento Informazioni del Comitato centrale del PCC , ha inaugurato gli interventi dal palco, precedendo quelli dei principali dirigenti della Società cinese di studio sui diritti umani e dei vari ospiti stranieri (accademici e rappresentanti del Ministero degli Esteri di diverse nazioni).
Dopo le relazioni introduttive tutti i partecipanti al Forum sono stati divisi in tre gruppi di lavoro; il Vicedirettore di “Eurasia. Rivista di studi geopolitici”, Stefano Vernole, unico delegato proveniente dall’Italia, ha coordinato gli interventi del Gruppo A e ne ha sintetizzato le conclusioni con una dichiarazione esposta il giorno dopo dal palco del Forum (1).
Intervistato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua e dal China Internet Information Center, Stefano Vernole ha risposto ad alcune domande sulla strategia geopolitica della Repubblica Popolare Cinese, sui suoi progetti infrastrutturali e finanziari, sulla crisi dei migranti in Europa e sulle ragioni della “cattiva informazione” che l’Occidente riserva a tutto quanto proviene da Pechino.
NOTE
1) Il testo integrale dell’intervento di Vernole, la dichiarazione di sintesi del Gruppo di lavoro A e altre informazioni sul Forum sono disponibili al seguente link del Cesem: http://www.cese-m.eu/cesem/2015/09/centro-studi-eurasia-e-mediterraneo-al-forum-di-pechino-sui-diritti-umani/
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