Fonte: http://www.mondialisation.ca

A seguito dell’assalto dell’esercito israeliano contro le navi civili degli aiuti umanitari, il ministero turco degli Affari Esteri entra in azione. Ad Ankara, il vice primo ministro Bulent Arinc è stato incaricato di seguire il caso. Arinc rimane in costante contatto con il Primo Ministro Erdogan, in viaggio in Sud America, e con il Ministro degli affari esteri Davutoglu, in viaggio verso gli Stati Uniti. A seguito di tali contatti, una prima decisione è stata presa e le istruzioni iniziali sono state inviate al ministero degli affari esteri: “Mettete sottosopra il mondo!”
Quanto al ministro degli esteri, ha convocato gli ambasciatori ad Ankara dell’Unione europea, dei paesi del Medio Oriente e dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’ambasciatore straordinario consigliere degli affari esteri Feridun Sinirlioglu era all’estero, sarà il vice- consigliere ambasciatore straordinario Ünal Çeviköz che coordinerà il Ministero degli Affari Esteri sul caso. Sotto la sua supervisione, tutti i diplomatici di alto livello del ministero avranno colloqui con gli ambasciatori accreditati a Ankara, sia individualmente che in gruppo. Il messaggio che verrà inviato sarà estremamente forte: “Le azioni di Israele non rimarranno impunite. La comunità internazionale deve agire…”

La Turchia vuole, a parte le Nazioni Unite, che tutti gli organismi internazionali prendano provvedimenti contro Israele e verrà chiesto agli ambasciatori di trasmettere tale obbligo alle rispettive capitali.

Ci riserviamo tutte le nostre opzioni

Il messaggio principale che sarà consegnato agli ambasciatori in Turchia sarà il seguente: “I diritti concessi alla Turchia, nell’ambito del diritto internazionale, sono diritti intangibili“. Questo è un messaggio estremamente importante. Infatti, la reazione potenziale all’aggressione israeliana, nell’ambito del diritto internazionale, può passare da un estremo all’altro all’interno di un amplissimo ventaglio di decisioni basate sui commenti che saranno dedotti dal diritto internazionale. Tra queste misure, un declassamento del livello delle relazioni diplomatiche sino alla dichiarazione di guerra, sono possibili. Per ora, la soluzione che la Turchia prenderà tra queste opzioni multiple e graduate, non sarà annunciata prima del rientro del primo ministro Erdogan.

Traduzione di Alessandro Lattanzio
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