Fonte:  Paper no. 4037 http://www.southasiaanalysis.org/papers41/paper4037.html

13 settembre 2010

(Than Shwe) ha bisogno di parlare con la Cina su come sviluppare ulteriormente le loro relazioni, se vince le elezioni, e di come la Cina e il Myanmar (Birmania) potranno andare oltre nella cooperazione politica ed economica” – ha detto Haili Zhao, professore associato presso il Centro per gli Studi sul Sud-est asiatico presso l’Università di Xiamen.

L’influenza di Pechino in Birmania potrebbe essere in calo, ma la sua influenza politica su Naypyidaw è ancora superiore a quella degli Stati Uniti e dell’Unione europea messi insieme.” – Ko Ko Thett a Irrawaddy.
Il generale Than Shwe ha visitato la Cina il 7-11 settembre 2010. Il Premier cinese Wen Jiabao ha visitato il Myanmar nel giugno del 2010, quando un certo numero di accordi furono firmati. Questo scambio di visite avvenne per commemorare il 60° anniversario dei legami diplomatici del Myanmar con la Cina. Il comandante in capo aveva dichiarato che i due paesi hanno definito una “relazione strategica“, che spesso i media birmani in esilio, definiscono come “relazione paukphaw (fraterna)“.

Than Shwe ha visitato l’India il 25-29 luglio 2010. Le visite in India e in Cina sono il pretesto per cercare il sostegno di questi due paesi per le prossime elezioni del novembre 2010, che vengono condannate come un processo di mistificazione da parte dei media occidentali.

Mentre l’India è rimasta neutrale, la Cina è stata molto decisa nel sostenere le elezioni. La dichiarazione del portavoce ufficiale Jiang Yu, in una conferenza stampa del 7 settembre, si legge “Ci auguriamo che la comunità internazionale possa fornire un aiuto costruttivo per le prossime elezioni, e astenersi da qualsiasi impatto negativo sul processo politico interno e sulla pace e la stabilità regionali“.

Than Shwe è stato accompagnato da una delegazione di 34 membri, inclusi parenti stretti e ufficiali militari che, di recente, hanno abbandonato le loro uniformi per partecipare alle prossime elezioni. Il 07 settembre, Than Shwe ha incontrato il capo di stato maggiore dell’Esercito di Liberazione del Popolo (PLA) e ha discusso una migliore cooperazione militare tra i due paesi. Gli è stato dato un formale benvenuto il 08 settembre, presso la Grande Sala del Popolo, dal presidente cinese Hu Jintao, che ha sottolineato che la visita “promuoverà ulteriormente le relazioni bilaterali e la cooperazione reciproca“.

Il 10 settembre, 2010, Than Shwe ha incontrato Wu Bangguo, presidente del Congresso nazionale del popolo della Cina e il premier Wen Jiabao. Prima di tornare a casa, Than Shwe ha visitato Shanghai e Shenzhen. Ha sottolineato che la visita in questi luoghi aveva lo scopo di “imparare dalle esperienze della Cina nella riforma e nell’apertura, e promuovere la cooperazione tra le zone sviluppate del Myanmar e della Cina“.

Secondo una relazione dei media di Stato del Myanmar, “La Cina ha inviato 8,17 miliardi dollari al Myanmar, nel bilancio dell’anno in corso, che rappresentano i due terzi del suo investimento complessivo negli ultimi due decenni“. La Cina è il terzo più grande partner commerciale e investitore del Myanmar, dopo la Thailandia e Singapore. Un rapporto Xinhua segnala che, nel 2009, il commercio bilaterale ammontava a 2,9 miliardi dollari.

Forse per coincidenza, due navi da guerra cinesi hanno fatto la loro prima visita a Thilawa Porto di Yangon, nel Myanmar, dove hanno soggiornato per cinque giorni, dal 29 agosto 2010. Queste navi erano sulla via del ritorno per la Cina, dopo aver completato la loro missione per proteggere le flotte cinesi dalla pirateria nelle acque al largo della costa della Somalia. Il Prof. Nick Thomas, un esperto di affari internazionali dell’Asia orientale, nel commentare questa visita ha dichiarato alla BBC che essa “significa che la Cina considera la Birmania un alleato. Non deve essere vista isolata – ma guarda avanti alle elezioni quando la (Birmania) sarà grandemente posta sotto l’attenzione internazionale, e la Cina riconferma il proprio sostegno alla Birmania“.

Nel giugno 2010, venne segnalato che erano iniziati i lavori di costruzione del gasdotto doppio (petrolio e gas naturale) da parte della China National Petroleum Corporation, che parte dal porto oceanico di Kyaukpyu, sulla costa occidentale del Myanmar, e attraverso il paese, arriva nella provincia dello Yunnan, in Cina. Questo ha una implicazione strategica, poiché così la Cina non sarà più dipendente dallo Stretto di Malacca per il trasporto di petrolio e gas dal Medio Oriente alla Cina. Per salvaguardare questi oleodotti e ottenere l’accesso all’Oceano Indiano, la Cina sta sviluppando vari porti sulla costa del Myanmar e potrebbe aumentare la sua presenza navale nell’Oceano Indiano, con grande dispiacere dell’India.
Nuove analisi

Questa potrebbe essere l’ultima visita ufficiale del generale Than Shwe inCina, a meno che non decida di diventare il presidente del Myanmar, dopo le elezioni.

La sua serie di visite nei paesi limitrofi, che termina forse in Cina, sta rendendo evidente che sta cercando il sostegno dei suoi vicini per l’elezione in novembre, mentre le nazioni occidentali le hanno del tutto respinte quale mezzo per il regime di mantenersi al potere con un abito civile.

La Cina ha risposto positivamente, e ha anche chiesto alla comunità internazionale di astenersi da qualsiasi impatto negativo in questo processo, e ha ribadito che è solo una questione interna.

Le relazioni tra Cina e Myanmar sono migliorate rapidamente dal 1985, quando la Cina ha smesso i finanziamenti, e altre forme di sostegno, al Partito comunista birmano.

La Cina, per i interessi propri acquisiti, preferisce lo status quo per continuare, ma continua a sostenere il processo elettorale per inaugurare un governo civile, mentre i militari possono ancora battere dei colpi.

Con l’amara esperienza dell’agosto 2009, quando oltre 30mila profughi di etnia cinese entrarono in Cina, la preoccupazione principale era la reazione dei gruppi etnici nel Myanmar, specialmente al confine cinese, in occasione delle elezioni. Scontri possono scoppiare con quei gruppi che sono sotto pressione, per trasformarsi in guardie di frontiera al servizio dell’esercito del Myanmar.

La Cina preferisce un Myanmar stabile per via di tutti gli investimenti effettuati nel paese e per il suo crescente fabbisogno energetico, in particolare con il lavoro sul gasdotto doppio che attraversa tutto il paese, che è iniziato a giugno di quest’anno.

La Cina fa sempre leva sul suo potere di veto, per sostenere il Myanmar presso le Nazioni Unite. La Cina continuerà a esercitare pressioni per ottenere maggiori opportunità di investimento e vantaggi strategici.

Con un’altra interazione proficua con la Cina, il Myanmar continua ad essere fortemente dipendente dalla Cina.

Traduzione di Alessandro Lattanzio
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