Prima Parole chiave Rivolte Arabe

Parola chiave: Rivolte Arabe

Nel mezzo di guerre di fede e di droni

L’ascesa dei partiti islamici terrorizza Israele. E così sulla sponda Sud del mediterraneo sono tornati a volare i droni, i velivoli che non hanno bisogno di pilota perché basta schiacciare da lontano un bottone, e la macchina parte e bombarda scatenando le guerre senza uomini. Sono le unmanned wars (così le chiamano) nelle quali traiettorie e bersagli da colpire sono decisi da cerchie di tecnici e politici che sfuggono ad ogni controllo poiché non hanno le salme dei propri soldati di cui devono dar conto.

Preparare la Scacchiera allo "scontro di civiltà": dividere, conquistare e dominare il "Nuovo Medio...

Israele sta cercando di manipolare le rivolte arabe per conseguire i propri obiettivi strategici, delineati prima nel Piano Yinon (balcanizzazione del mondo arabo-musulmano) e poi nel documento "Clean Break" (destabilizzare la Siria con l'aiuto di Turchia, Giordania e sunniti iracheni e libanesi). Corollario di questo progetto è fomentare l'odio etnico e settario nella regione. Anche perché lo "scontro di civiltà" deve fungere da giustificazione ideologica di strategie imperialiste.

Dopo la “Primavera”. Dalle rivolte arabe ai nuovi assetti globali

Presentiamo di seguito l'intervento pronunciato da Giacomo Guarini, ricercatore presso l'IsAG, alla conferenza “Dopo la Primavera: dalle rivolte arabe ai nuovi assetti globali”, svoltasi a Fontenuova (RM) il 26 novembre scorso presso la Biblioteca Provinciale. L'evento è stato organizzato dall'associazione culturale Millennium in collaborazione con l'IsAG e Fuoco Edizioni.

L'Intelligence turca informa i siriani del piano di assassinare Assad

Fonti siriane ben informate hanno rivelato che ufficiali turchi hanno detto ai loro omologhi siriani che gli statunitensi avevano un piano per assassinare il presidente siriano Bashar al-Assad. La fonte ha detto al sito web di al-Manar che i siriani sono stati informati di questo piano degli Stati Uniti nel marzo scorso. La caduta di al-Assad sarebbe una grande vittoria per gli USA. La fonte ha anche detto che i funzionari della amministrazione degli Stati Uniti avevano valutato l’importanza dell’eliminazione di al-Assad.

L'enigma del Qatar: un gigante del gas dalla spada nana

Mi va di raccontare di un enigma, un piccolo paese per superficie, ma dalla attuale enorme capacità di fare danni, che è sorto dal nulla, allo stesso modo in cui petrolio e gas sgorgano dal sottosuolo consegnandogli una malvagia rendita immeritata. Il Qatar è un emirato del Medio Oriente con una superficie di 11427 kmq per 300000 indigeni e un milione di stranieri che hanno uno status poco invidiabile, soprattutto se non sono occidentali. Piccolo produttore di petrolio, è anche il terzo produttore di gas naturale nel mondo, dopo l'Iran e la Russia. Dopo la dominazione dai Persiani per migliaia di anni sul Bahrein, poi gli ottomani o ancora gli inglesi, il Qatar è diventato uno Stato indipendente il 3 settembre 1971.

L'Autunno egiziano

Esiste la Primavera egiziana? Forse ciò che è accaduto in Egitto è stata, piuttosto, la solita rivolta che porterà a un nuovo regime assolutistico. Il concetto di rivolta è associato nel mondo vicino-orientale all’idea di cambiamento, perché non sembra esisterebbe altra forma per sostituire i vertici del potere. Democrazia e forme democratiche di elezione appaiono ancora lontane. Il massacro dei copti è un segnale di questo fenomeno consuetudinario che si manifesta da molti decenni: maliziosamente, però, esso viene ignorato dalla comunità politica internazionale, la quale preferisce curare in Egitto i propri interessi economici e geopolitici. Una visione ottimista nei confronti degli avvenimenti egiziani, quindi, sembra impossibile: ecco perché sembra poco adeguato parlare di Primavera egiziana.

“Dopo la Primavera”: il 26 novembre a Fontenuova

Sabato 26 novembre 2011, alle ore 16, si terrà a Fontenuova (RM), presso la Biblioteca Provinciale di Via Machiavelli, la conferenza Dopo la “Primavera”. Dalle rivolte arabe ai nuovi assetti globali. Interverranno come relatori: Giacomo Guarini (ricercatore presso l’IsAG), che parlerà di “Medio e Vicino Oriente dopo le rivolte”, e Fabrizio Di Ernesto (giornalista dell’ASI e saggista), che tratterà de “Il caso libico”. L’organizzazione è a cura dell’Associazione Millennium, in collaborazione con l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e Fuoco Edizioni.

Rivolte arabe: la primavera non arriva

Rivolte arabe: la primavera non arriva. I popoli di Nord Africa e Vicino Oriente tra “lotta per la democrazia” e “interventi umanitari” della NATO. Questo il tema al centro della serata in calendario il prossimo 9 novembre a Bologna presso il Centro Sociale “Giorgio Costa” di via Azzo Gardino 48. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Eur-Eka, vedrà la partecipazione di Daniele Scalea, co-autore di “Capire le rivolte arabe”, segretario scientifico dell’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie) nonché redattore di “Eurasia”, e di Joe Fallisi.

"La NATO vuole indirizzare le rivolte arabe contro la Cina": F. Brunello Zanitti all'IRIB

Francesco Brunello Zanitti, redattore di “Eurasia” e ricercatore dell'IsAG, è stato intervistato lo scorso 31 ottobre da “Radio Italia” dell'IRIB a proposito dell'intervento NATO in Libia. Brunello Zanitti, dottore in Storia della società e della cultura contemporanea all'Università di Trieste, è autore del recente libro Progetti di egemonia. Neoconservatori statunitensi e neorevisionisti israeliani a confronto (IsAG / All'insegna del Veltro, Roma-Parma 2011).

L'IsAG e l'Università Kore di Enna lanciano un ciclo di seminari sul Mediterraneo

L'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), di cui Eurasia è rivista ufficiale, e la Cattedra di Diritto internazionale della Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche dell'Università "Kore" di Enna, detenuta dal professor Paolo Bargiacchi, propongono il ciclo di seminari Difesa, sicurezza e diritto internazionale nel Mediterraneo. Il ciclo si comporrà di dodici seminari, di cui i primi cinque si terranno questo mese (novembre 2011) e gli altri sette nel secondo semestre accademico.
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