Una fonte vicina alla direzione dell’agenzia russa incaricata delle esportazioni del complesso militar-industriale Rosoboronexport e al direttore della società Rostechnologii ha riferito a “Vedomosti”, quotidiano economico russo, che in autunno Rosoboronexport ha concluso un accordo per la vendita di 120 carri armati T-905 all’Algeria.

L’informazione, riportata dal sito larussiedaujourdhui.fr, precisa che l’accordo costituisce in realtà il prolungamento di precedenti contratti, in virtù dei quali 185 carri T-905 sono già stati consegnati all’Algeria nel 2009. Secondo la stessa fonte, “il contratto con l’Algeria fa parte di un pacchetto d’accordi sulla consegna di armi destinate all’esercito di terra per un totale di oltre un miliardo di dollari”. Sono contratti che hanno visto la luce “in seguito all’aggravamento dell’instabilità nella regione, provocato dalle rivolte in Tunisia ed in Egitto nonché dalla guerra in Libia”, spiega un responsabile vicino alla direzione di Rosoboronexport. Il giornale sottolinea il fatto che il portavoce di Rosoboronexport si è astenuto da ogni commento.

Quanto al rappresentante della fabbrica in cui sono stati fabbricati i T-905, non ha voluto parlare di contratti, ma ha dichiarato che nel 2012 l’ammontare delle consegne di tecnologia bellica sarà sette volte più elevato rispetto al 2011.

Nel 2010 la Russia ha esportato solo 26 carri T-905: 20 in India, in conformità con un accordo risalente al 2007 (relativo alla consegna di 124 carri e 223 veicoli) e 6 al Turkmenistan.

Negli ultimi due anni la Cina ha superato la Russia, diventando così il primo paese del mondo esportatore di carri armati. Ma nel 2012, secondo il giornale, i nuovi contratti permetteranno alla Russia di sorpassare nuovamente la Cina.


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