Fonte: Global Research

5 Agosto 2010 Today’s Zaman

Tra l’indignazione crescente per l’attacco israeliano alle navi civili in acque internazionali, che ha ucciso nove attivisti turchi pro-palestinesi e ferito decine, la scorsa settimana, c’è un profondo sospetto circa il possibile coinvolgimento di Israele nell’uccisione di sette soldati in un attacco terroristico con razzi, nella base navale di Iskenderun, nella parte meridionale della provincia di Hatay.

Le organizzazioni di intelligence turche stanno esaminando i possibili collegamenti tra i due incidenti, che si sono verificati lo stesso giorno a solo poche ore di distanza.

L’attacco terroristico è stato effettuato dal PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), una organizzazione fuorilegge che è stata definita gruppo terrorista, sia in Turchia che in gran parte della comunità internazionale. Gli analisti sostengono che i servizi segreti israeliani potrebbero aver contrattato il lavoro al PKK, per inviare un messaggio al governo turco.

Sedat Laçiner, a capo dell’International Strategic Research Organization (USAK) di Ankara, ha detto al Sunday’s Zaman, che ci sono alcuni gruppi in Israele che collaborano attivamente con il PKK usando la sua ala iraniana, il Partito per una Vita Libera in Kurdistan (PJAK), che conduce una guerriglia nella parte occidentale dell’Iran. Ha detto che il legame è più di una semplice teoria della cospirazione, l’ha sostanziata con il fatto che alcuni membri del Mossad ed ex ufficiali israeliani sono stati visti addestrare i combattenti curdi nel nord della regione curda irachena.

Il fatto che un attacco contro soldati turchi sia avvenuto lo stesso giorno in cui i soldati israeliani hanno attaccato un convoglio di aiuti umanitari, in acque internazionali, guidati da una nave turca, ha sollevato sospetti sul possibile coinvolgimento d’Israele con il PKK. Il fatto che il gruppo terroristico curdo, con sede nel nord dell’Iraq, abbia annunciato il 1° giugno che avevano posto termine al suo cessate il fuoco unilaterale con la Turchia, ha rafforzato la teoria che Israele sia in qualche modo collegato con il PKK.

Parlando ai giornalisti la settimana scorsa, ad Ankara, il ministro dell’Interno Besir Atalay ha sottolineato che stanno ampiamente indagando su entrambi gli attacchi. “Abbiamo lavorato duramente, in particolare per accertare cosa sia accaduto nell’incidente ad Iskenderun“, ha detto, segnalando che il governo sta studiando sulle presunte collusioni. L’anno scorso, Atalay aveva osservato, in un congresso del partito, che era profondamente offeso dalla notizia che l’esercito israeliano addestrasse truppe nel nord dell’Iraq.

I commenti da parte di alcuni politici turchi, hanno anche alimentato l’ipotesi di un possibile collegamento israeliano con il PKK. “Non pensiamo che l’incidente [l’attacco d’Iskenderun] sia stato casuale“, ha detto il Vice Presidente del Partito Giustizia e Sviluppo, Hüseyin Çelik, parlando ai giornalisti presso la sede di Ankara del partito.

Come Partito AK, noi condanniamo fermamente gli incidenti. Israele ha raso al suolo Gaza. Non lasciando neanche i materiali da costruzione. Questo sarà un segno nero sulla storia dell’umanità. Un attacco è stato effettuato a una nostra unità militare, a Iskenderun. Noi condanniamo anche questo. Non crediamo sia una coincidenza che questi due attacchi abbiano avuto luogo allo stesso tempo“, ha detto Çelik.

Il neo-presidente del Partito CHP (Partito Repubblicano del Popolo), Kemal Kilichdaroglu, ha anch’egli detto che la similarità tra gli incidenti è significativa. Parlando ad una conferenza stampa, presso la sede del partito, Kilichdaroglu ha ricordato che alcuni ambienti sono preoccupati se l’attacco d’Iskenderun sia collegato ad Israele. “Siamo profondamente dispiaciuto per l’incidente di Iskenderun. Dobbiamo prestare attenzione all’uccisione dei sette soldati. Nel momento in cui l’esercito israeliano continua le operazioni militari, è significativo che un tale incidente abbia avuto luogo in Turchia“, ha detto.

Il leader del Partito della Felicità (SP), Numan Kurtulmus, reagito duramente nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede di Istanbul del partito. Pur sottolineando la tempistica di entrambi gli incidenti, Kurtulmus ha detto di sperare gli attacchi non siano collegati tra loro. “I nostri soldati sono stati attaccati in Turchia. Spero che si trattasse di una coincidenza il fatto che Israele abbia iniziato ad attaccare la nave, dopo un brutale attacco alla base navale turca di Iskenderun. Che Dio benedica le anime di coloro che sono morti martiri in questo feroce attacco“, ha detto.

Laçiner si spinge oltre nel dire che gli incidenti terroristici di rilievo del PKK, che hanno avuto luogo nelle grandi città, recano le impronte di Israele. “Questi terroristi sono stati addestrati da ufficiali dei servizi segreti israeliani, sul modo di penetrare nelle più belle città“, ha detto, sottolineando che il governo israeliano è a disagio con il governo del Partito AK, in Turchia. “Vogliono dipingere il governo turco come molto simile all’organizzazione radicale Hamas, agli occhi dell’opinione pubblica mondiale. Il PKK è un mero esecutore di Israele, e serve a tale scopo“, ha spiegato.

In un articolo apparso sul The New Yorker nel 2006, il giornalista investigativo statunitense Seymour Hersh, ha scritto che Israele e gli Stati Uniti stanno “lavorando insieme per sostenere il gruppo di resistenza curdo noto come Partito per la vita libera in Kurdistan.” Poi, citando un consulente governativo con stretti legami con la leadership civile del Pentagono, Hersh ha sostenuto che questa era “parte di uno sforzo per avere mezzi alternativi con cui fare pressione sull’Iran”.

Hersh, un vincitore del Premio Pulitzer, ha scritto due anni dopo, in un altro articolo, che la CIA e le entità dell’US Special Operations, hanno anche legami di lunga data con due gruppi di dissidenti iraniani: i Mujahideen e-Khalq (MEK) e il Partito per un Vita Libera in Kurdistan (PJAK), un gruppo separatista curdo.

Il partito curdo PJAK, che è stato anche segnalato per essere segretamente sostenuto dagli Stati Uniti, opera contro l’Iran dalle basi nel nord dell’Iraq, da almeno tre anni“, ha scritto. Nell’articolo del 2008, Hersh ha detto che il “PJAK ha anche sottoposto la Turchia, membro della NATO, a ripetuti attacchi terroristici, e le relazioni sul sostegno statunitense al gruppo, sono stati fonte di frizioni tra i due governi“.

Nurullah Aydin, docente alla Gazi University, sostiene che Israele non solo offre corsi di formazione alle truppe dell’amministrazione regionale curda, ma anche aiuti e supporto ai terroristi del Pkk. “La deposizione data dai terroristi catturati e le munizioni sequestrate durante i raid nei campi terroristici, indicano che gli ufficiali dell’esercito israeliano hanno fornito addestramento e armi al PKK“, ha detto, affermando che i governi della Turchia hanno tenuto queste informazioni segrete al pubblico.

Traduzione di Alessandro Lattanzio
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