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Parola chiave: Unione Europea

UE e Islanda: le prospettive di un allargamento

Con la seconda riunione della conferenza di adesione con l’Islanda tenutasi lo scorso 27 giugno, hanno preso il via i negoziati sostanziali di ingresso dell’isola all’Unione Europea. I lavori sono accompagnati da molti dubbi all’interno dell’UE, a causa del crack finanziario delle principali banche islandesi del 2008, che ha prodotto un enorme debito nei confronti dei contribuenti di Olanda e Regno Unito. Per quanto l’eventuale ingresso dell’isola possa apportare benefici all’UE, questo mancato risarcimento – congiuntamente alle questioni relative alla riforma della politica comune della pesca – potrebbe essere un ostacolo per il nuovo allargamento europeo.

Due sfide per i politici europei

Le cause della grande crisi di fiducia che ha colpito l’Eurozona e iniettato veleno nell’ecosistema politico europeo sono molteplici. Il problema ha però radici ben più profonde rispetto all’inadeguatezza dell’edificio noto come la governance economica dell’Eurozona. La crisi, infatti, si è aggravata fino alle sue attuali dimensioni a causa di due gravi problemi strutturali che richiedono entrambi di essere portati al centro del dibattito politico.

Europa: Integrazione dell'Islam

Dall’11Settembre, la crescita della popolazione musulmana dell'Europa Occidentale è stata al centro del dibattito su temi che vanno dalla politica dell'immigrazione, alla identità culturale, alla sicurezza. Nonostante i segnali che i musulmani stanno iniziando ad avere successo nel mondo degli affari e nel mondo accademico in Paesi come Francia e Germania, molti analisti sostengono che la maggior parte dei musulmani dell'Europa Occidentale sono poco integrati nella società.

UE: sfide e opportunità della Presidenza polacca

Per la prima volta la Polonia ha assunto la guida dell'Unione Europea: un momento storico che rappresenta l'opportunità per Varsavia di costruire le basi per un ruolo più influente a livello internazionale e per Bruxelles di trarre nuova linfa vitale da un Paese giovane, stabile e in rapido sviluppo. Il tempo a disposizione e l’effettivo peso della Polonia in ambito comunitario rischiano però di rendere questa sfida più difficile del previsto.

Economia e politica portoghese nel contesto europeo

Gli effetti della crisi economica mondiale si stanno riversando sul Portogallo con particolare veemenza, provocando conseguenze gravi sia a livello finanziario sia politico, in un contesto nel quale al rischio di bancarotta, si è aggiunta una crisi politica che ha messo in pericolo la fragile stabilità del Paese più occidentale d’Europa. Spetta al neogoverno socialdemocratico l’arduo compito di gestire l’attuazione del programma connesso agli aiuti, di dare stabilità al Paese, di riconquistare la fiducia dei mercati internazionali, e soprattutto quella dei cittadini portoghesi.

La lunga strada della Serbia verso Bruxelles

Il 26 maggio scorso, a distanza di sedici anni dalla prima incriminazione del Tribunale dell’Aja emessa nei suoi confronti, Ratko Mladić è stato arrestato nel villaggio di Lazarevo. Con la cattura del ricercato, che è accusato di genocidio e crimini contro l’umanità, il Presidente Tadić e il governo socialdemocratico compiono un passo importante in direzione dell’integrazione all’Unione Europea, sebbene per ottenere lo status di Paese candidato restino alla Serbia ancora molti ostacoli da superare.

Croazia: tra problemi interni e adesione all'Unione Europea

Lo scorso 15 aprile il Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia (TPI) ha condannato i generali croati Ante Gotovina e Mladen Markač per i crimini commessi nel 1995 durante la guerra in Croazia. Contro la decisione del TPI si sono svolte manifestazioni di protesta a Zagabria e nelle principali città croate. Un segnale inquietante in un Paese candidato all’ingresso nell’Unione Europea e che proprio in queste settimane sta portando a termine i negoziati per l’adesione.

La fine del trattato Schengen

L’iniziativa danese per serrare i controlli alle sue frontiere è stata avviata mentre il Parlamento Europeo stava dibattendo se modificare o no gli Accordi Shengen per permettere alle nazioni di rafforzare i controlli ai confini nazionali.

L'Europa non è terra per russi. La russofobia dilaga nel continente europeo

Le decisioni politiche come gli Accordi di Ohrid del 2011 - che sarebbero state appropriate per l'Estonia e la Lettonia - non sono pensate per i russi. Nemmeno la Carta Europea per le Lingue Regionali lo è. E neppure la tolleranza o la lotta contro la discriminazione nazionale. Persino i verdetti del Processo di Norimberga diventano nulli e vuoti, quando si arriva a coloro che combatterono contro i russi.

UE: il primo trimestre della presidenza ungherese

L’Ungheria è in carica alla presidenza del Consiglio dell’Unione Europea per il primo semestre 2011. Si tratta di un anno significativo per le scelte dell’UE, le quali saranno improntate ad una maggiore apertura verso l’Est ed alla valutazione di politiche vicine all’Europa Centrale ed Orientale.
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