AEREI DA COMBATTIMENTO IN EUROPA: IL RUOLO DELL’ITALIA
Senza scendere nel dibattito tecnico riguardo a sistemi d’arma ancora in fase preliminare rispetto a quella progettuale e di pura concettualizzazione, ci concentriamo sulla...
GENESI DEL POTERE AEREO. GIULIO DOUHET E LA TEORIA DEL BOMBARDAMENTO STRATEGICO
Già sul finire del XIX secolo, in anticipo rispetto ai primi voli, effettuati nel primo decennio del XX, non mancarono le figure che si...
IL FUTURO DEL POTERE AEREO ITALIANO
La leggendaria figura di Manfred Albrecht von Richthofen, il Barone Rosso, che a bordo del suo triplano Fokker compiva azzardate e coraggiose manovre per...
Appunti di Cyberwarfare: Stuxnet, obbiettivo Iran
Stuxnet è un worm informatico estremamente sofisticato, diffusosi dal maggio 2009, una vera e propria arma creata per un'operazione di cyberwarfare condotta magistralmente.
Innovazione strategica e conflitto geopolitico
Uno dei meriti indiscutibili dello studioso austriaco Joseph Schumpeter è quello di aver compreso il ruolo centrale della figura dell'imprenditore in un'economia capitalistica. Favorendo...
La crociera dell'Admiral Kuznetsov
Le cose si mettono bene... Un anno fa, si era deciso, proprio per il prossimo periodo di questo inizio dicembre, una visita della portaerei Admiral Kuznetsov, con il suo gruppo di battaglia (due navi di scorta) in Siria, a Tartus, che risulta essere un porto e anche una base per la flotta russa. (L'unico approdo navale della flotta russa nel Mediterraneo.) Lo prova, dicono fonti della marina russa, che altre visite sono previste, oltre a Tartus, a Beirut, Genova, Malta e Cipro. Cosa di più rilassante e più amichevole, come ci dice Russia Today il 28 novembre 2011.
Questa scrive, dobbiamo riconoscere che "le cose si mettono bene". L'ammiraglio Viktor Kravchenko, che comanda il gruppo di battaglia non lo nega. "Tuttavia, aggiunge che la presenza di una forza militare oltre alla NATO, è molto utile per questa regione, perché impedirà lo scoppio di anni di conflitto armato", avrebbe detto Kravcenko alle Izvestia.
J-20: lo stealth cinese
La Cina ‘presenta’ il suo primo caccia Stealth, il J-20, suscitando l’attenzione preoccupata degli USA. Il modo in cui è stato presentato il nuovissimo caccia stealth (per i cinesi ‘caccia di quarta generazione’), riflette anche la capacità d’impiego, e il controllo, delle tecnologie dell’informazione da parte della Cina nel sostegno ai propri interessi nazionali.
L’F-35 va alla deriva
Ci sono tutte le premesse per recitare l’epitaffio sul velivolo della Lockheed Martin e sul più ambizioso e costoso progetto aeronautico USA-NATO per l’intera prima metà del XXI° secolo. E almeno fino ad oggi, in questo segmento di 5° generazione in Occidente altro non c’è.
Il prossimo Nobel per la pace
La morte violenta di Mu'ammar Gheddafi ha subito richiamato alla mente quella di Saddam Hussein, solo di pochi anni precedente. Malgrado certe differenze palesi (Hussein non fu assassinato da una manica di balordi armati di telefonini, ma giustiziato dopo un più o meno regolare processo), le analogie sono evidenti, tanto che il parallelo è stato subito fatto proprio dalla stampa. Un paio di similitudini si sono però perse nel discorso “mainstream”.
Siria, Iran: lo spionaggio statunitense ha una sua politica
Gli esempi continuano ad accumularsi sulla disparità tra gli atti sistematici delle dirigenze politiche e le loro analisi, generalmente presentate dopo l’esplodere di questi atti, e le analisi delle informazioni relative a queste crisi, dove queste dirigenze pongono i loro atti. (Per “atti di dirigenza politica” si intendono evidentemente dei processi di comunicazione, essenzialmente dichiarazioni, pressioni, influenze, ecc. Si tratta naturalmente del comportamento corrente di queste direzioni, più dialettica e virtuale che veramente operativa, anche per quanto riguarda i problemi cosiddetti geopolitici più acuti – come l’attacco a sorpresa contro l’Iran, dibattuto pubblicamente per sette anni, tra quasi un mese…)