Più che una semplice "impasse". Modelli in contrasto, visioni geopolitiche e MERCOSUR

L'Argentina nel corso della sua storia ha sperimentato diversi modelli di sviluppo economico. Inizialmente fu quello agro-esportatore che, vincolato agli scambi con l'Inghilterra ed al commercio internazionale, andò in crisi negli anni '30. Si tentò allora un'industrializzazione sostitutiva, prima sotto la guida peronista e poi sotto quella radicale, inframmezzate però da colpi di Stato militari. Negli anni '70 anche questo modello fu accantonato per una politica neoliberista ortodossa, condotta prima dai militari e poi da Menem, i cui effetti furono però disastrosi economicamente e socialmente. L'Argentina ha pagato duramente questo fallimento all'inizio del nuovo millennio, ma sotto la gestione di Duhalde prima e di Nestor Kirchner poi, è riuscita a riprendersi. Davanti a sé si aprono ora due possibili strade: adottare un modello agro-industriale, che rischierebbe però di trasformare l'Argentina in una mono-cultura di soia da esportazione (con conseguente "malattia olandese"), oppure uno industriale diversificato, che beneficerebbe l'intera popolazione. Ma perché questa seconda via di sviluppo abbia successo, è necessaria una forte integrazione nel MERCOSUR e una solida alleanza col Brasile.

Armamenti in Sud America: il Venezuela cede all’Ecuador Sei caccia-bombardieri Mirage 50

Il presidente ecuadoriano Rafael Correa ha annunciato, il 28 settembre, che riceverà sei jet Mirage 50 "in buono stato", donati dal Venezuela, tra le preoccupazioni per una corsa agli armamenti sudamericana. "Il Venezuela vuole darci sei jet Mirage ... stiamo per accettarle", ha detto Correa nella città settentrionale di Ibarra. Correa ha aggiunto che il paese stava discutendo l'acquisto di 12 caccia dal Sud Africa e 24 Super Tucano provenienti da Brasile, nonché sistemi radar ed elicotteri. È solo l'ultimo segnale di un potenziamento militare in Sud America e gli Stati Uniti hanno avvertito che potrebbe diventare una corsa agli armamenti. Il Venezuela, del presidente di sinistra Hugo Chavez, ha recentemente annunciato un accordo di 2,2 miliardi di dollari per comprare armi dalla Russia.

Il Brasile favorevole allo sviluppo di armi nucleari

Fonte: UPI 28 settembre 2009 UPI 28 settembre 2009 - Il Vice Presidente Brasiliano José Alencar è favorevole allo sviluppo di armi nucleari in Brasile,...

Nuova minaccia bellica nel nostro mare australe

Due giorni fa, la stampa ha sorpreso gli argentini con una pubblicazione nella quale si annunciava che l’Inghilterra ha deciso unilateralmente e precipitosamente...

I mercenari cubani della Casa Bianca

Salim Lamrani ha recentemente pubblicato "Cuba, quello che i media non vi diranno mai", una raccolta di articoli scritti negli ultimi cinque anni. Esamina, sistematicamente, tutti gli argomenti utilizzati dalla propaganda statunitense per giustificare a posteriori l'embargo unilaterale imposto da Washington, in violazione del diritto internazionale. Questa panoramica fornisce una misura di quanto i critici del governo rivoluzionario siano irreali. Un'appendice storica sottolinea anche la continuità dell'atteggiamento dei successivi governi degli Stati Uniti, indipendentemente dall'alternarsi di facciata tra democratici e repubblicani. Ci dispiace la mancanza di un indice che avrebbe permesso di usare questo libro come una enciclopedia, in ogni caso la completezza e l'accuratezza della sua tesi lo rendono un libro di riferimento per tutti coloro che desiderano esplorare questo tema. Riportiamo qui un estratto sui dissidenti più famosi, messi in scena dalla Casa Bianca.

Sette basi militari USA in Colombia

Fonte: Mondialisation.ca 25 settembre 2009 L'aut'journal.info Un accordo che sta per essere concluso con la Colombia presto consentirà agli Stati Uniti di occupare sette basi...

“Si vis pacem, para bellum”

Quello che è in gioco (nello scacchiere instabile in cui si trova il mondo di oggi), è la possibilità che l'America indiolatina raggiunga i livelli di potere e di sovranità necessari per incorporarsi nel nuovo ordine mondiale, nelle condizioni di resistenza ad una globalizzazione che le è stata imposta e che non le consente la piena autodeterminazione interna. Sotto questa cornice occorre comprendere l’accordo strategico firmato dal Brasile e dalla Francia e alla luce di quello che ci hanno insegnato i classici: si vis pacem, para bellum.

Il Venezuela riconosce Abkhazia e Ossezia del Sud

In visita ufficiale a Mosca, il presidente venezuelano Hugo Chavez, Giovedi 10 Settembre, ha riconosciuto l'indipendenza dell’Abkhazia e dell'Ossezia del sud. "Voglio cogliere questa occasione...

Brasile e Francia siglano partnership militare

Secondo quanto riportato dall'agenzia UPI, il Brasile ha iniziato la negoziazione con la Francia per l'acquisto di 36 aerei d'attacco Rafale, da aggiungere a un arsenale militare in espansione, che includerà elicotteri e sottomarini francesi, carri armati tedeschi e un sottomarino nucleare costruito con l'assistenza tecnica francese.

Le “basi” in Colombia sono strategiche per gli USA

Intervista al professor Luiz Alberto Moniz BandeiraLo storico e geopolitico brasiliano, Luiz Moniz Bandeira - in un’intervista rilasciata all'argentina LA ONDA digital sulle...
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