Il voltafaccia di Futenma, il fallimento di Hatoyama e il futuro

Dopo quasi otto mesi di temporeggiamenti, il governo del Primo Ministro Hatoyama Yokio è caduto. È stato come se, fedele al suo soprannome di “alien”, Hatoyama fosse scomparso nello spazio assieme ai suoi piani per un cambiamento del modello di gioco

Il «Nobel per la pace» a un campione del colonialismo e della guerra

Nel 1988 Liu Xiaobo dichiarò in un’intervista che la Cina aveva bisogno di essere sottoposta a 300 anni di dominio coloniale per poter diventare un paese decente, di tipo ovviamente occidentale. Nel 2007 Liu Xiaobo ha ribadito questa sua tesi e ha invocato una privatizzazione radicale di tutta l’economia cinese.

INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE E CULTURA. COSÌ PECHINO SFIDERÀ L’EGEMONIA STATUNITENSE

Uno dei più importanti strumenti nelle relazioni internazionali dei nostri giorni è il soft-power e in generale tutto quanto collegato alla sfera della comunicazione...

LA COREA DEL NORD METTE ALLA PROVA I LIMITI DELLA TOLLERANZA

Stando al “London Telegraph”, un appartamento nel blocco residenziale di Dandong, la più grande città cinese sul confine sino-coreano, è stato chiuso dalle autorità...

Niente rimorsi per il Vietnam

Se il tenente generale dell’Esercito ed ex sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti William G. Boykin se ne fosse rimasto a fare il pensionato, sarebbe ricordato come un militare che è stato presente sui teatri di guerra più importanti degli ultimi quarant’anni, oppure come il comandante di quell’ US Army Special Operations Command che scatena i Rangers. Invece egli rischia di passare alla storia come un predicatore con le stellette, figura non nuova nell’ US Army , ma certamente rarissima con un curriculum come il suo. E’ dal 2007 anno in cui è andato in pensione che il tenente generale Boykin è professore con il preciso compito di insegnare agli studenti dell’ Hampden-Sydney College in Virginia, «a pensare in modo critico e a comunicare in modo efficace».

Il Giappone fra normalizzazione e richiesta di sovranità

Il Giappone passato dal fungo atomico (di Hiroshima e Nagasaki) all'ombrello atomico statunitense è percorso da spinte protese alla richiesta di sovranità, in linea con il crescente multipolarismo; gli Stati Uniti continuano invece nel tentativo di "normalizzazione".

Fukushima: la tecnologia dell'inganno

Una tipica tecnologia dell'inganno è quello di dire la verità, ma non tutta la verità. La copertura mediatica delle recenti catastrofi nelle due centrali nucleari giapponesi Fukushima 1 e Fukushima 2 sembra essere costruita secondo il principio di cui sopra.

Un primo successo per Kan

A soli tre mesi dall’inizio del mandato, Naoto Kan è stato riconfermato primo ministro nelle elezioni partitiche, battendo il suo rivale Ichiro Ozawa con 412 voti contro 400. Risultato tutt’altro che scontato per via della crisi di popolarità.

I fantasmi cinesi hanno una casa

Se si uniscono tutti questi elementi: sicurezza, crescita economica nazionale e benessere popolare, la scelta cinese di costruire città fantasma appare una scelta ben ponderata, che denota una pianificazione e una lungimiranza nazionalista che i governi occidentali, affascinati dal concetto di globalizzazione, sembrano aver perso.

Giappone: desecretati i patti clandestini imposti dagli USA.

Per iniziativa del Governo guidato da Yukio Hatoyama, svelati i patti clandestini imposti dagli USA dopo le bombe di Nagasaki e Hiroshima. Un esempio per gli attuali governi dell'Italia e della Germania, ex-membri del Patto Tripartito.
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