Il Corno d’Africa tra endemica instabilità e terrorismo internazionale

In una delle più povere ed instabili regioni del pianeta si intersecano oggi tre livelli di scontro - una forte conflittualità interna, guerre regionali ed interstatali e un terrorismo islamista in feroce crescita

Il ruolo dell’AFRICOM

La geografia politica del Pentagono suddivide il pianeta terra in Comandi, ciascuno dei quali abbraccia una specifica area giurisdizionale di competenza. Fino all’ottobre 2008 il corpo incaricato di occuparsi dell’Africa era l’EUCOM, ma le ribellioni delle popolazioni indigene e l’inarrestabile penetrazione cinese nel continente nero hanno spinto Washington a costituire l’apposito United States Africa Command (AFRICOM), con lo scopo ufficiale di «Sviluppare nei nostri partner africani la capacità di affrontare le sfide per la sicurezza dell'Africa».

L'INTERVENTO SUBIMPERIALISTA DELLA FRANCIA NEL MALI

L’esportazione della democrazia non si è mai fermata; se da una parte assistiamo alla continua guerra mediatica contro l’Iran (1) e alla crociata contro...

Israele in Africa, alla ricerca di un paradiso perduto (parte.1/2)

Israele ha ingaggiato un’offensiva diplomatica in direzione dell’Africa al fine di ripristinare il periodo d’oro della cooperazione israelo-africana dei primi tempi dell’indipendenza africana. Ma quest’operazione di seduzione sembra derivare più da una ricerca disperata di un paradiso perduto, tanto rimane vivo nella memoria il ricordo della connivenza tra Israele e il regime sudafricano dell’apartheid, tanto il suo bellicismo anti-palestinese confina Israele in un isolamento internazionale tanto, infine, la xenofobia dei nuovi dirigenti israeliani penalizza la sua diplomazia. al punto da disgustare anche i suoi più fedeli alleati occidentali.

BOKO HARAM, SINONIMO DI TERRORE

Boko Haram in lingua hausa significa “l’educazione occidentale è peccato”. Con questo nome ci si riferisce all’organizzazione terroristica che dal 2009 nel nord della...

Preparare la Scacchiera allo "scontro di civiltà": dividere, conquistare e dominare il "Nuovo Medio...

Israele sta cercando di manipolare le rivolte arabe per conseguire i propri obiettivi strategici, delineati prima nel Piano Yinon (balcanizzazione del mondo arabo-musulmano) e poi nel documento "Clean Break" (destabilizzare la Siria con l'aiuto di Turchia, Giordania e sunniti iracheni e libanesi). Corollario di questo progetto è fomentare l'odio etnico e settario nella regione. Anche perché lo "scontro di civiltà" deve fungere da giustificazione ideologica di strategie imperialiste.

MALI: LE RAGIONI DELL'INTERVENTO OCCIDENTALE

Cosa ha spinto i Paesi occidentali - e soprattutto la Francia - a destinare i propri sforzi militari ed economici per arginare i movimenti...

La nuova politica africana della Repubblica Popolare Cinese

Oggi l’Africa odierna spazia dall’Aids ai conflitti fomentati dalle ex potenze coloniali; dal fondamentalismo islamico alle fragili paci; dal petrolio sino alla penetrazione cinese che ha il pregio pragmatico di non mettersi maschere pietistiche nel far man bassa nel Continente.

Guerre umanitarie: la pulizia etnica dei Libici Neri

I "ribelli" a Misurata in Libia hanno cacciato l'intera popolazione nera della città, secondo un racconto agghiacciante di «The Wall Street Journal» con il titolo “Città libica lacerata da faida tribale”. I "ribelli" ora si trovano in vista della città di Tawergha, a 40 km di distanza, e giurano di ripulirla da tutte le persone di colore, una volta che si impadroniscano della città. Non è questa la perfetta definizione del termine "genocidio"? Secondo l'articolo del «Wall Street Journal», i "ribelli" si riferiscono a se stessi come «la brigata per l'eliminazione degli schiavi, pelle nera».

La Costa d’Avorio e Bretton Woods: lo spettro di Soros

Il cambio di regime, appoggiato dall’ONU, in atto in Costa d’Avorio è l’ultimo di una serie di interventi internazionali giustificati sul piano umanitario, soprannominati dai critici “imperialismo dei diritti umani”. Questa nuova politica è talvolta chiamata “Dottrina Annan”, definita come la perdita delle tradizionali prerogative di sovranità a causa di crimini contro l’umanità.
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