LA NATO FINANZIA, ARMA E COMBATTE AL-QAIDA

Un diluvio di articoli è stato rapidamente messo in circolazione per difendere l'intervento militare della Francia nella nazione africana del Mali. L'articolo del Time,...

Costa d'Avorio – Israele: i vecchi amici si ritrovano

La visita di Alassane Ouattara a Gerusalemme, dal 16 giugno al 21, ha aperto nuove prospettive di cooperazione bilaterale tra Costa d'Avorio e Israele,...

A Bengasi esplode la lotta tra le due linee di Tripoli

In Libia si stanno affrontando, non da ora ma da anni, due linee politiche: la linea del premier al-Baghdadi, dettata dalle esigenze della nascente borghesia compradora libica, e quella , geopoliticamente orientata sul Mediterraneo e l'Africa, legata ai Comitati Rivoluzionari, e costituita dalla stragrande maggioranza dei militanti e dei quadri dei Comitati Rivoluzionari e Popolari.

Il massacro di Sorman

Per una volta, Thierry Meyssan non fornisce una fredda analisi degli sviluppi geopolitici. Racconta i fatti di cui è testimone: la storia del suo amico, l'ingegnere Khaled K. Al-Hamedi. Una storia di orrore e di sangue in cui la NATO incarna il ritorno della barbarie. L'Alleanza Atlantica, i suoi lindi generali a quattro stelle e i suoi diplomatici benpensanti, hanno deciso di uccidere i figli dei leader libici per spezzarne la resistenza psicologica.

Daniele Scalea: “In Libia la guerra proseguirà ancora a lungo”

(ASI) Agenzia Stampa Italia ha incontrato Daniele Scalea, segretario scientifico dell'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), redattore della rivista di studi geopolitici Eurasia, autore de “La Sfida Totale” e co-autore, insieme a Pietro Longo, di “Capire le rivolte arabe”.

M.D. Nazemroaya: "Vi racconto cosa sta succedendo in Libia (e in Siria)"

Mahdi Darius Nazemroaya, sociologo canadese, è ricercatore associato del Centre for Research on Globalization (CRG). Si occupa in particolare di studiare le dinamiche geopolitiche e le relazioni internazionali nel Vicino e Medio Oriente. Attualmente si trova in Libia nell'ambito d'una missione indipendente per appurare sul terreno i fatti legati all'esplosione della guerra civile ed all'intervento straniero. I ricercatori dell'IsAG Giovanni Andriolo e Chiara Felli l'hanno intervistato in esclusiva per “Eurasia”.

Sud Africa – Israele : i discussi elementi di continuità

Il legame di Israele con l’apartheid sudafricana appare oggi più contestato che mai: la fitta ed invasiva rete di controlli con cui Tel Aviv influisce su ogni aspetto della vita dei Palestinesi sembra, infatti, richiamare prepotentemente alla memoria il periodo più buio della storia del Sud Africa.

Egitto vs FMI: tempo di inadempienza?

L’inversione finanziaria del governo rivoluzionario egiziano, che dapprima ha richiesto e poi rifiutato un prestito del FMI da 3 miliardi di $, evidenzia le difficili scelte dell’Egitto in questo momento della rivoluzione ma si tratta di un segnale positivo. L’Alto Consiglio delle Forze Armate, il governo de facto in Egitto, non è rimasto colpito dalle assicurazioni che il prestito fosse “incondizionato” e il Generale Sameh Sadeq ha detto al governo di cancellare il prestito, con le sue “cinque condizioni che andavano completamente contro i principi della sovranità nazionale”.

La guerra in Libia: divisioni in seno al Consiglio di transizione e nelle forze...

La morte del generale Abdel Fattah Al-Younes, comandante in capo delle forze ribelli, è stata annunciata il 28 luglio. Younes è stato l'ex ministro degli interni del colonnello Gheddafi, che ha disertato con i ribelli. Younes è stato anche un leader chiave del Consiglio di transizione di Bengasi. La sua morte ha creato un vuoto nella struttura di comando militare, che inevitabilmente contribuirà, a breve termine, ad indebolire le capacità militari degli insorti. Si avranno anche ripercussioni sulla tempistica delle operazioni della NATO.

Quattro mesi di guerra in Libia

L'operazione militare della Nato contro la Libia, condotta principalmente dalle forze armate di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, sta accelerando la formazione di un nuovo sistema di relazioni internazionali. Allo stesso tempo, la guerra funge da poligono di tiro per testare la strategia degli Stati Uniti con l'Africa Command (USAFRICOM) in una situazione di combattimento reale, così come l'efficienza delle nuove armi ...
Ottimizzato da Optimole
error: Tutti i diritti sono riservati.
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna al negozio