Tripoli: capo di un gruppo islamista alla guida dei "ribelli" libici

La ribellione armata di Tripoli, secondo quanto riportato giovedì scorso dal giornale argentino El Khabar, sarebbe stata guidata da un ex emiro del Gruppo islamico dei combattenti libici ( (LIFG), Abdelhakim Belhadj. Secondo la stessa fonte, Abdelhakim Belhadj, sarebbe stato detenuto, in passato, nel 2004, per fatti di terrorismo dagli statunitensi in Asia e in seguito inviato in Libia.

Mediterraneo: l’Unione che non c’è

Come diceva Fernand Braudel nel suo saggio “Il Mediterraneo. Lo spazio, la storia, gli uomini, le tradizioni” il Mediterraneo è “mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una cultura, ma una serie di culture accatastate le une sulle altre”, ma negli ultimi decenni è divenuto anche il centro di un insieme altrettanto complesso di politiche di cooperazione, parternariati ed ipoteti-che unioni. La recente crisi mediorientale sta incidendo e inciderà sul progetto di “Union pour la Méditerranée”: Quale futuro è lecito aspettarsi per l’UpM?

LA LOTTA DI AL-SHABAAB PER LA SOPRAVVIVENZA

La Somalia ha vissuto gli ultimi venti anni senza un governo effettivo, amministrata dai locali signori della guerra e distrutta da un tremendo conflitto...

Intervista a Mahdi Darius Nazemroaya

L’articolo che segue è la traduzione italiana dell’intervista rilasciata da Mahdi Darius Nazemroaya a “Life Week”, un’importante rivista cinese con base a Pechino. Nazemroaya è stato intervistato da Xu Jingjing per il servizio speciale di “Life Week” riguardante l’AFRICOM e la Libia il 1 Aprile.

L'Autunno egiziano

Esiste la Primavera egiziana? Forse ciò che è accaduto in Egitto è stata, piuttosto, la solita rivolta che porterà a un nuovo regime assolutistico. Il concetto di rivolta è associato nel mondo vicino-orientale all’idea di cambiamento, perché non sembra esisterebbe altra forma per sostituire i vertici del potere. Democrazia e forme democratiche di elezione appaiono ancora lontane. Il massacro dei copti è un segnale di questo fenomeno consuetudinario che si manifesta da molti decenni: maliziosamente, però, esso viene ignorato dalla comunità politica internazionale, la quale preferisce curare in Egitto i propri interessi economici e geopolitici. Una visione ottimista nei confronti degli avvenimenti egiziani, quindi, sembra impossibile: ecco perché sembra poco adeguato parlare di Primavera egiziana.

AFRICOM avanza a grandi passi

Nel suo ultimo Rapporto Anti-Impero l’analista politico William Blum scrive: “La prossima volta che sentirete che l’Africa non può produrre buoni dirigenti, persone impegnate per il benessere della maggioranza dei loro popoli, pensate a Nkrumah ed al suo destino.

LA NATO FINANZIA, ARMA E COMBATTE AL-QAIDA

Un diluvio di articoli è stato rapidamente messo in circolazione per difendere l'intervento militare della Francia nella nazione africana del Mali. L'articolo del Time,...

La Costa d’Avorio e Bretton Woods: lo spettro di Soros

Il cambio di regime, appoggiato dall’ONU, in atto in Costa d’Avorio è l’ultimo di una serie di interventi internazionali giustificati sul piano umanitario, soprannominati dai critici “imperialismo dei diritti umani”. Questa nuova politica è talvolta chiamata “Dottrina Annan”, definita come la perdita delle tradizionali prerogative di sovranità a causa di crimini contro l’umanità.

L’AFRICOM IN MALI: OBIETTIVO CINA

L'operazione in Mali è solo la punta dell'immenso iceberg africano. AFRICOM, il comando africano del Pentagono, fu creato dal Presidente George W. Bush sul...

La Cina alla ricerca delle radici Africane

Infastidita dalle accuse di neo-colonialismo, la Cina sta cercando di giustificare il suo slancio economico verso l’Africa attraverso l’evidenza storica dei suoi antichi legami con il continente.
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